Papa Francesco ha ricordato più volte a noi giovani l’importanza dell’accoglienza del più debole, del diverso: “Ma perché prendersela con i più deboli? Cosa c’è dentro che ci porta a comportarci così? […] Si tratta di un’aggressione che viene da dentro e vorrebbe annientare l’altro perché è debole. […] Quando noi ci accorgiamo che abbiamo dentro di noi questo desiderio di aggredire quello perché è debole, non dubitiamo: c’è il diavolo, lì. Perché questa è opera del diavolo, aggredire il debole”. Perché non rivoluzionare il mondo rieducando i ragazzi all’ascolto di se stessi, delle proprie fragilità, della loro parte più debole per evitare di scaraventare la rabbia su coloro che sono deboli, poveri, fragili come loro? Se c’è un’arte per imparare ad amare, dovremmo iniziare ad imparare l’arte di accettarci fragili. La fragilità è quasi sempre l’ora di Dio! Leggi
Si tratta di padre Carraro, attivo in Brasile, della laica consacrata Carla Magnaghi, in Sud Sudan e di suor Evelina Mattei in Congo. Leggi
“In questi anni si sta rompendo forse l’ultima barriera, pensando a una nuova legge che permetta l’assistenza al suicidio a gente che è di per sé sana. Con questo siamo arrivati forse giù ai piedi del monte?”. La drammatiche parole del cardinale arcivescovo di Utrecht Eijk alla Giornata della Nuova BQ, sulla terribile esclation di come l’eutanasia si è imposta in Olanda. “Le esperienze olandesi devono metterci in guardia. I criteri per compiere l’eutanasia o il suicidio assistito, sono sempre più estesi e mostrano storicamente e culturalmente il rischio di avanzare verso il baratro del piano inclinato”. Leggi
Il preside di una scuola elementare è stato sospeso dopo aver insultato un giovane cristiano per avere bevuto l’acqua dei musulmani: «Sei uno spazzino e un intoccabile». Sharjeel Masih non va più a scuola da sette giorni. Leggi
I rischi del muro contro muro con l’Europa. Leggi