Ormai da troppo tempo nel nostro Paese il “buon senso”, cioè la “capacità naturale e istintiva di giudicare rettamente le cose” come afferma l’Enciclopedia Treccani, o la “capacità di comportarsi con saggezza” come attesta il Dizionario Zangarelli, si è ecclissato non tanto nella popolazione ma in coloro che si presentano come opinion leader o che devono assumere decisioni riguardanti il bene comune. Appellandosi al “politicamente corretto” hanno cestinato sia il sentire comune che fenomeni inconfutabilmente congiunti alla natura umana. Leggi
La paura di fronte al futuro caratterizza il nostro tempo in Occidente. Per quali vie possiamo arrivare a inaugurare una nuova epoca, affrontando con coraggio e consapevolezza il dramma di un mondo che sta finendo? Quale il posto dell’educazione e delle nuove tecnologie? Che ruolo può ancora avere la religione nelle nostre società così individualistiche e secolarizzate?
Focus su povertà e solitudine: il Comune e le associazioni mappano le esigenze del territorio. Leggi
Atteso un provvedimento per ribadire la centralità dei genitori nell’educazione dei figli Leggi
Un 88enne aveva sparato alla moglie malata terminale: «il rispetto della vita umana è superiore al criterio della moralità dell’azione». Leggi
Negli Stati dove l’eutanasia e/o il suicidio assistito sono stati introdotti, non si è assistito unicamente all’innescarsi del meccanismo del piano inclinato, mediante il quale i confini per l’accesso alle pratiche eutanasiche si sono nel tempo progressivamente ampliati, ma si sono verificate anche altre pericolose conseguenze. L’aspetto che immediatamente salta agli occhi è l’aumento incredibile del numero di persone che, negli anni seguenti all’introduzione, sono state sottoposte a tali pratiche. Un fatto, questo, che sconfessa appieno quanto propagandano dagli alfieri della morte autodeterminata, secondo i quali la legalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito non condurrebbe a derive sociali, ad incoraggiare cioè un numero più alto di malati e sofferenti a domandare la morte anticipata. Leggi
Un anno, di reclusione, pena sospesa. L’ex prof era stata denunciata dai suoi studenti e da alcuni colleghi, indignati per tanta violenza verbale e tanto odio. Poi era stata licenziata. Leggi