Chow, studentessa di Berkeley, si è rifiutata di votare una risoluzione contro la definizione di sesso biologico. Compagni e giornali hanno chiesto le sue dimissioni da senatrice. E mentre viene insultata e minacciata, frequenta i corsi scortata come fosse una criminale. Nello stesso tempo, un assassino e violentatore con problemi psichiatrici viene assecondato con 20mila sterline nella sua richiesta di essere operato per sembrare femmina. Da dove nasce il paradosso e dove sta la speranza? Leggi
Nelle Gallerie d’Italia i pazienti dei dipartimenti di salute mentale raccontano i quadri ai visitatori. Parlano i «ciceroni» speciali che propongono anche visite alla scoperta della città nascosta. Leggi
C’ chi continua a riproporre la distinzione tra le diverse droghe come se il problema per i giovani fosse semplicemente conoscere i vari tipi di droghe per poter scegliere quelle “giuste”. Ma l’unica cosa che i giovani devono imparare è dire no a tutte le droghe. Leggi
Ma quale clericalismo, la radice degli abusi sessuali sta nella secolarizzazione, è una forma di ateismo penetrato ovunque nella Chiesa. Così ha parlato a LifeSiteNews il cardinale Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Leggi
Questo e altri 9 campanelli d’allarme devono metterci in guardia. Leggi
Quanti guardano con sgomento i tentativi del diritto positivo non solo di trascurare, ma di sovrapporsi al diritto naturale con l’ausilio di dottrine giuridiche per le quali vi è perfetta coincidenza fra i due concetti, perché l’unico diritto naturale è quello positivo, hanno molti fronti sui quali combattere. E, se non possono battersi, molte carte sulle quali spostare le bandierine delle parti in conflitto. Attualmente uno dei fronti più interessati dagli attacchi dei nemici del diritto naturale è quello dell’obiezione di coscienza. Battaglie che in un momento caratterizzato da un certo declino dei cosiddetti partiti “progressisti” si svolgono soprattutto nelle aule giudiziarie. Leggi
Problemi e prospettive in vista della decisione AIFA Leggi
Il programma quinquennale lanciato dall’organizzazione mira a garantire 320mila parti assistiti e a curare 60mila bambini malnutriti. A due anni dall’inizio i risultati sono molto soddisfacenti nei sette Paesi coinvolti: Etiopia, Sud Sudan, Uganda, Tanzania, Mozambico, Angola e Sierra Leone. Nel 2018 il progetto è partito anche nella Repubblica Centrafricana. Leggi