L’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), ha lanciato una campagna dal titolo: “Testa o croce? Non affidarti al caso”, slogan che campeggia su alcuni cartelloni pubblicitari. E’ un invito alla donna a conoscere le convinzioni morali e religiose del proprio ginecologo per evitare sorprese se decide di abortire. E, allora il consiglio: “Chiedi subito al tuo medico se pratica qualche forma di obiezione di coscienza” perché secondo loro in Italia sono carenti i medici “non obiettori”.
La CGIL aveva presentato nel 2016 al “Comitato per i Diritti Sociali del Consiglio d’Europa” un ricorso collettivo essendo presenti nel nostro Paese, secondo loro, troppi medici obiettori che comportano la difficoltà alla donna di abortire. Ora, l’Organo dell’UE, chiede conto al governo italiano della situazione.
Smascheriamo la menzogna
Leggendo la Relazione che il Ministro della Salute ha presentato al Parlamento sull’attuazione della legge 194/1978 nell’anno 2017 notiamo che:
-Numero di aborti :80.733
-Numero di medici non obiettori: 1.607
-Totale settimane lavorative dei 1.607 non obiettori (considerando 46 settimane lavorative): 73.922
-Aborti di ogni medico per settimana: 1,09 cioè 1 o al massimo 2 aborti a settimana.
Per questo si afferma nella relazione che il 10% dei ginecologi non obiettori (160) nel 2017 non ha effettuato aborti poiché le rispettive amministrazioni li hanno assegnati ad altri servizi.
Questi sono i “numeri” il resto è “chiacchericcio ideologico”!