Nei piccoli macachi è stato silenziato il gene che regola l’equilibrio tra sonno e veglia
Studiare l’insonnia e le conseguenze su altre malattie: con questo intento gli scienziati dell’Istituto di Neuroscienze (Ion) dell’Accademia Cinese delle Scienze (Cas) a Shanghai, in Cina, hanno clonato le prime scimmie malate. I piccoli macachi (cinque) sono insonni ed ottenuti riprogrammando cellule di animali geneticamente modificati con il taglia-incolla del Dna. La ricerca è stata pubblicata su National Science Review.
Scimmie ansiose
Dagli embrioni così modificati sono nate scimmie con disturbi finora impossibili da riprodurre in animali da laboratorio, come insonnia, squilibri ormonali legati ai diversi ritmi del sonno, ansia, depressione e comportamenti simili alla schizofrenia. “I disordini del ritmo circadiano possono portare a molte malattie umane, compresi diabete mellito, cancro e malattie neurodegenerative”, ha osservato il coordinatore della ricerca, Hung-Chun Chang. Per questo, ha aggiunto, “le scimmie che abbiamo ottenuto potranno essere utilizzate per studiare sia lo sviluppo di queste malattie, sia possibili terapie”.
Il secondo esperimento
C’è stato poi un secondo esperimento, coordinato da Qiang Sun: dalle scimmie con i disturbi del sonno – riferisce l’Ansa – sono state prelevate cellule del del tessuto connettivo (fibroblasto). Ciascuna di queste cellule adulte è stata poi trasferita nell’ovocita di un’altra scimmia in precedenza privato del suo nucleo. A questo punto, come è accaduto nell’esperimento dal quale è nata la pecora Dolly e da cui sono nate nel 2018 le scimmie Zhong Zhong e Hua Hua, la cellula adulta ha cominciato a regredire dando origine a un embrione. Ciascuna delle cinque scimmie nate in questo modo è portatrice della stessa malattia di cui soffriva la donatrice delle cellule.
24 gennaio 2019
https://www.interris.it/sociale/clonate-le-prime-scimmie-malate