Nascere è stata una lotta, poi la lotta è diventato il suo talento: mutilato negli arti a causa di un aborto maldestro, oggi ha 22 anni ed è un campione dei Woodland Warriors. Leggi
Ci prendono spesso per delle “Cassandre” (come la profetessa ricordata da Omero, che prevedeva sventura ed era per questo invisa a molti), noi che da tempo stiamo denunciando i tentativi reiterati di sdoganamento della pedofilia che ultimamente, purtroppo, emergono in modo sempre più chiaro, non solo all’estero ma persino in Italia.
Il 1 maggio la maggioranza dei Paesi celebra la “Festa del lavoro”, per questo vogliamo soffermarci a “ripensare al lavoro” che possiamo affermare essere nato con l’uomo e costituisce le fondamenta per il benessere del singolo e delle famiglie e provoca immense sofferenze quando è assente dalla vita.
Quel pozzo oscuro cinto da un anello che sembra ardente ha preso a campeggiare sui giornali e sul web nel cuore di questa settimana d’aprile che ci stiamo lasciando alle spalle. Non smetterà più.
Cosa c’è di vero nell’idea che la scelta di abortire sia sempre dolorosa e che l’IVG lasci segni indelebili sulla psiche della donna?” Leggi
Come non vedere in questo intervento di mons. Charles Chaput, arcivescovo di Philadelphia, una chiara consonanza con la testimonianza data qualche giorno fa dal papa Emerito Benedetto XVI. Egli dice che i cristiani non sono chiamati ad essere testimoni passivi dei tempi. Ha ricordato ai cattolici che ogni persona è al tempo stesso soggetto e autore del suo posto nella storia.
I giovani occupati sono un terzo in meno rispetto a vent’anni fa, ma ancora si premia l’anzianità anziché il merito e l’imprenditorialità. È un freno alla crescita del lavoro e del pil. Squilibri fatali.
Caos nelle prescrizioni, disomogeneità nelle diagnosi, effetti collaterali a breve e lungo termine Le inquietanti audizioni dei pediatri chiamati nei giorni scorsi in commissione Sanità al Senato. Leggi
Comunicato stampa del Centro Studi Livatino. Leggi
Mentre la cattedrale di Notre-Dame bruciava, ognuno si è accorto di come quella struttura fosse cosa sua: “notre”. Non un simbolo ma un luogo. Leggi