Siamo rimasti scioccati nell’apprendere la notizia che una donna di 61 anni ha dato alla luce una bimba fecondata con lo sperma del figlio omosessuale, sposato con un uomo, e con l’ovulo della sorella del compagno del figlio omosessuale. La bimba avrà un padre che sarà anche suo fratello, avrà una zia che sarà anche sua madre e avrà una mamma che sarà anche sua nonna. Un disastro umano!
Questo è l’esito della rivoluzione sessuale fatta dell’allora “pace e amore”, o dell’odierno obamiano “Love is love”. Di questo ci parla Pecknold nell’articolo che vi propongo nella mia traduzione. Molto interessante.
Nel Guardian, Yvonne Roberts scrive di quanto sia stata triste la rivoluzione sessuale. Era lì, e descrive il permissivismo sessuale non come qualcosa di liberatorio, ma qualcosa di mostruoso vestito di “pace e amore”. È stata una distopia che ha dato origine ad una cultura dello stupro. Ma oggi nota la netta diminuzione dell’attività sessuale tra i giovani. Il porno è onnipresente, e crea dipendenza, ed esemplifica il fine ultimo della rivoluzione sessuale. Senza amore, violento, e distruttore dell’anima. Abbiamo raggiunto l’apice del sesso, e non è stato nemmeno buono. Lei si chiede:
“Siamo sazi? Come merce, il sesso spazzatura è ora in declino, proprio come lo shopping sulla strada principale? I giovani cominciano a ricalibrare il sesso e comprendono anche il suo inestimabile legame con l’intimità, le abilità sociali, la consapevolezza di sé e il rispetto reciproco”?
Stranamente, in una cultura progressista che disprezza il celibato sacerdotale, che è volontario, alcuni scrittori progressisti sono ora disposti ad ammettere che la rivoluzione sessuale è stata un fallimento distopico e che l’ascesa del celibato involontario è “un segno di progresso”.
Questa è proprio un’ammissione. Mi chiedo se possano arrivare a una visione migliore. Il sesso è sacro. È un’unione terrena che coopera nell’atto divino di creare esseri immortali. Ha il suo posto solo nel tempio del matrimonio, e da nessun’altra parte. Il sesso non è in vendita, è per creare.
Gli uomini e le donne che rinunciano a questo grande bene, questo impulso della nostra natura, dovrebbero farlo solo per un bene molto più grande: la salvezza delle anime. Ma la maggior parte di noi non deve rinunciare al sesso. Dovremmo iniziare a cercare di capire che cos’è veramente, e a cosa appartiene.