Dopo la chiusura dell’Envol, le assistenti sociali avranno tre mesi per reintegrare le donne di cui si prendono cura: falsificazioni, bugie… d’ora in poi, tutto è permesso.
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L’eroismo semplice della vita quotidiana di san Riccardo, se da un lato lo accomuna a tanti grandi santi della tradizione cattolica, dall’altro lo rende adatto a indicare una forma di vita cristiana praticabile oggi.
Tra le varie amenità ascoltate a commento dei lavori del Congresso Mondiale della Famiglia appena conclusosi a Verona, ve n’è una che vorrei che non fosse lasciata passare senza un commento. Agli organizzatori è stato domandato in conferenza stampa se intendessero mettere in discussione i diritti acquisiti, in primis il diritto d’aborto. Si tratta di una domanda nonsense, ma tesa a cercare di rendere la risposta una pretesa assurda e a spingere l’interlocutore ad auto-censurarsi. Leggi
“Se lo Stato non riesce a proteggere il bambino nel grembo materno”, disse Papa Pio XI, “ricordino che Dio è il Vendicatore del sangue innocente che grida dalla terra al cielo”. I pro-life spesso esprimono la stessa paura: che la nostra società subirà severe punizioni per aver permesso che l’aborto diventi un luogo comune. Leggi
«È imbarazzante ammettere di essere stato così stupido da credere che avrei potuto veramente cambiare sesso. Nessuno può cambiare sesso, è impossibile, è un’illusione, è una malattia mentale»: se pronunciate da chiunque altro, le parole di Walt Heyer sarebbero soggette a censura, politicamente troppo scorrette, semplicemente inaccettabili in una società che presenta il cosiddetto “cambiamento sessuale” come un percorso possibile per superare la diagnosi di “disforia di genere” e utile per superare il dolore di chi si sente «nato nel corpo sbagliato». Ma Walt Heyer non ha paura di essere zittito o contraddetto, perché questa illusione l’ha vissuta sulla propria pelle e ne ha pagato le conseguenze. Leggi