Per molte donne la maternità diventa purtroppo sinonimo di perdita del lavoro. Non ad AgriCenter, guidata da Riccardo Pistolato. Il trentaseienne titolare dell’azienda di Mogliano Veneto, nel Trevigiano, ha preso a cuore la situazione di una sua giovane dipendente: dopo aver saputo che era in dolce attesa ha trasformato il suo contratto da part time a full time.
«Nell’ottobre del 2017, a due mesi dal termine del suo contratto part time, mi ha detto di essere in dolce attesa. Ho apprezzato la sua onestà nel comunicarmelo e allora l’ho premiata», ha raccontato il giovane imprenditore veneto, rivelando un fatto avvenuto un anno e mezzo fa. «Spesso gli imprenditori vengono dipinti come approfittatori», ha aggiunto Pistolato, «non è così; solo creando un team di lavoro, una vera e propria squadra, si possono responsabilizzare i diversi collaboratori e lavorare uniti».
Quando è rientrata dalla maternità, il titolare della ditta agraria ha sorpreso la sua impiegata, comunicandole la promozione. «Le ho dato una promozione per premiarla per l’onestà che aveva avuto e anche perché è sempre stata disponibile, anche quando era in maternità, a fornire tutte le informazioni necessarie alla sua sostituta».
Ora la prospettiva è offrire alla donna un contratto a tempo indeterminato. «Nel lavoro come nella vita credo che bisogna dare per ricevere, e con questo gesto vorrei essere un buon esempio per tutte le altre imprese. Anche se sono convinto che esistano molti episodi simili a questo», dice Pistolato.
Il territorio veneto non è nuovo ad atti di generosità da parte di imprenditori. È nota alle cronache l’iniziativa di Vinicio Bulla, titolare della Rivit, azienda vicentina produttrice di tubi in acciaio, che, dallo scorso ottobre, ha stabilito nuove politiche aziendali familiari, finanziando fino a 6.600 euro le spese scolastiche di ogni figlio di dipendente.
Luca Marcolivio
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