Ci sono limiti anche sui delitti commessi dai satanisti che vincolano le indagini della Polizia. Tutto questo penalizza la repressione del fenomeno.
Perché ancora oggi il satanismo è un fenomeno presente nel nostro Paese? Come mai non si riesce a debellare. Provano a spiegarlo in “I diavoli. Guida essenziale. Compendio cattolico di demonologia” (edizioni Fede e Cultura) Carlo Di Pietro e Marcello Stanzione.
Cosa dice la legge
Il Satanismo vissuto come sequela-imitazione della ribellione di Satana e dei demoni a Dio è la ragione di fondo di coloro che compiono culto al diavolo organizzandosi periodicamente per inscenare rituali sacrificali dai molteplici aspetti e dalle più disparate finalità.
Ciò nonostante, la pratica del satanismo – e la costituzione di sette sataniche – in Italia come altrove, non è affatto un reato: in virtù dell’art. 19 della Costituzione italiana infatti “tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume”.
Le sette registrate
Dunque in Italia si contano centinaia di gruppi pubblici esplicitamente dediti al satanismo, di cui molti regolarmente iscritti alla Camera di Commercio:
-Bambini di Satana Luciferiani (B. S. L. Corporation) Iod Astrum Aurum
-Luce degli Inferi
-Satanael-Universale Fratellanza della Luce Nera Chiesa Nera Luciferiana
-Figli di Satana: in Piemonte.
-Setta del Laterano
-Orgasmo Nero: a Roma
-Amici di Cthulhu: recente setta nata a Roma. Il nome deriva da un romanzo di H. P. Lovecraft, morto nel 1937.
-Cerchio Satanico: con sede a Bassano del Grappa si ispira al pensiero e alle azioni di Charles Manson.
-Tempio di Seth: attivo a Napoli; si tratta della filiale italiana del gruppo satanico americano fondato da M. Aquino nel 1975. La filiale è stata accusata di aver organizzato una messa nera nei sotterranei dello Stadio di San Paolo.
Per ciò che riguarda una delle attività più amate dai satanisti organizzati, certamente compare, con particolare devozione da parte dei suoi adepti, la officiazione della messa nera. Anche in questo caso, la magistratura non può intervenire in alcun modo a fermare tali pratiche, spesso orgiastiche.
I limiti delle indagini sui satanisti
Pur venendone a conoscenza, a nulla si può procedere se tali officiazioni non coinvolgano: spaccio di sostanze stupefacenti, violenze private o carnali, maltrattamento di animali, circonvenzione di incapaci, manipolazione mentale, atti osceni in luogo pubblico.
Compito delle questure è limitato purtroppo al campo delle pure ipotesi (tra l’altro difficilmente verificabili a causa di scarse prove oggettive e inconfutabili di tali reati) per cui, le forze dell’ordine possono unicamente cogliere le varie eventuali denunce e segnalazioni senza le quali non è possibile assolutamente iniziare una vera e propria indagine e monitorare la situazione, in attesa che venga alla luce la minima configurazione di reato. Nulla di più.
Nessuno può impedire che i giovani divengano seguaci di Satana. O quantomeno, di certo non lo Stato.
I delitti
Spesso il riflesso antigiuridico delle sette sataniche si esplica in reati di natura patrimoniale, in delitti di natura sessuale o comunque attinenti alla libertà della persona o contro la pietà dei defunti.
Anche qualora un membro della setta volesse uscire dalla gabbia psicologica a cui è sottoposto, a causa dell’intrinseca complessiva debolezza e del vincolo molto forte instauratosi nella setta stessa (giuramenti di sangue, patti col diavolo, ecc.), collaborano con la Magistratura in casi rarissimi, pregiudicando piuttosto il corso delle indagini investigative di acquisizione indiziaria a carico dei satanisti.
Nell’arco dei secoli, molti sono stati gli omicidi commessi a sfondo satanico. Al di là di una citazione della casistica diffusamente presente nella letteratura di genere, mi piace considerare piuttosto quali siano le motivazioni che inducono gli affiliati di sette sataniche a commettere efferate violenze sui corpi di bambini, ad esempio, o di giovani donne/uomini, durante i riti demoniaci.
Le motivazioni degli omicidi
Secondo gli studiosi del fenomeno satanico, gli omicidi e i sacrifici di esseri umani durante le cosiddette messe nere hanno diverse motivazioni. Ecco le principali:
essi possono essere: purificatori dei peccati dell’umanità;
ingraziatori della divinità invocata per ottenere potere sociale;
propiziatori di controllo sulla vita e sulla morte (rafforzando l’autostima di colui che esegue tale omicidio dinanzi agli altri membri);
orgiastici, per aumentare l’energia nel cerchio satanico all’interno del quale gli adepti officiano i riti;
ringrazianti la divinità evocata;
approvigionatori di materiale umano da utilizzare a scopo rituale (come ad esempio: tessuti e liquidi biologici, ossa, interi organi interni utilizzati durante le cerimonie, piccole parti del corpo per commissionare filtri, pozioni, amuleti tramite l’ausilio di maghi votatisi al demonio in cambio di lucro, ecc.).
Aleteia, Mag 08, 2019