Monthly Archives

maggio 2019

San Giorgio? Troppo maschio: ecco Giorgina…

By | Gender

Nel tempo buio in cui viviamo non c’è più posto per san Giorgio, il martire che diede la vita per Cristo durante le persecuzioni di Diocleziano e poi raffigurato nella leggendaria lotta contro il drago, simbolo del male e dell’errore. Al suo posto ecco spuntare in Catalogna l’antieroina femminista “santa Jordina”, con una serie di disegni e racconti che hanno solo un obiettivo: distruggere.

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Gender. Murgia, quanti sofismi: la realtà è semplice…

By | Gender

La teoria del gender non esiste. Ma anche no. Con una serie di capriole linguistiche degne dei sofisti più abili, Michela Murgia è arrivata sostanzialmente ad attribuire la paternità di questa ideologia ai suoi oppositori. «Quello sul “gender” è un dibattito che non esiste ed è la prova del fatto che realtà virtuali sono reali», ha dichiarato la scrittrice in un’intervista a un quotidiano online. Leggi

Ripartire dall’uomo

By | Attualità

In Italia si sta affermando, negli ultimi anni, un atteggiamento sempre meno propenso al rispetto della dignità umana. Si riscontrano azioni di divisione classista anche nei confronti dei bambini indigenti, i quali sono esclusi, addirittura, dall’utilizzo delle mense; si rifiuta l’accoglienza ad alcune persone, al di là del rischio connesso alla sicurezza. Eccessi di moralismo, di punizionismo, di esclusione balzano subito all’occhio osservando il panorama sociale della nostra nazione. Nasce spontanea una domanda: “E, per caso, l’inizio di una nuova forma di oscurantismo?

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Faccia a faccia con la morte rimossa

By | Attualità

Racconta il filosofo tedesco Jürgen Habermas che, quando morì, Max Frisch, lo scrittore e architetto svizzero suo amico, volle che si tenesse una cerimonia religiosa in una cappella protestante di Zurigo, sebbene fosse non credente. Eravamo nel 1991. Allo stesso modo quando ci lasciò Jorge Luis Borges, curiosamente sempre in Svizzera ed esattamente cinque anni prima, ottenne di essere sepolto nel cimitero di Plainpalais, riservato alle personalità elvetiche, dato che lo scrittore argentino considerava Ginevra la sua seconda patria. Nell’occasione, in ricordo delle sue due nonne, una cattolica e l’altra protestante, un sacerdote e un pastore tennero l’orazione funebre.

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