Monthly Archives

maggio 2019

Ungheria cristiana: mille anni di civiltà e fede

By | Notizie Chiesa

«Il passato è la nostra speranza. Cristo è il nostro futuro»: così i vescovi ungheresi hanno ricordato, qualche anno fa, il millesimo anniversario dell’incoronazione di Santo Stefano. E le radici cristiane dell’Ungheria si concretano in un simbolo, tangibile e prezioso, costituito dalla Sacra Corona che, nel Natale dell’anno Mille, venne posta sul capo di Stefano, Re d’Ungheria e futuro Santo. Un avvenimento che suggellò la trasformazione di un’orda barbarica, terrore dei popoli cristiani, in un Regno della Respublica Christianorum, il quale – come ricordò Giovanni Paolo II in occasione dell’anniversario dell’incoronazione – sarebbe stato un «baluardo di difesa della cristianità contro l’invasione dei tartari e dei turchi». Leggi

San Giorgio? Troppo maschio: ecco Giorgina…

By | Gender

Nel tempo buio in cui viviamo non c’è più posto per san Giorgio, il martire che diede la vita per Cristo durante le persecuzioni di Diocleziano e poi raffigurato nella leggendaria lotta contro il drago, simbolo del male e dell’errore. Al suo posto ecco spuntare in Catalogna l’antieroina femminista “santa Jordina”, con una serie di disegni e racconti che hanno solo un obiettivo: distruggere.

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Gender. Murgia, quanti sofismi: la realtà è semplice…

By | Gender

La teoria del gender non esiste. Ma anche no. Con una serie di capriole linguistiche degne dei sofisti più abili, Michela Murgia è arrivata sostanzialmente ad attribuire la paternità di questa ideologia ai suoi oppositori. «Quello sul “gender” è un dibattito che non esiste ed è la prova del fatto che realtà virtuali sono reali», ha dichiarato la scrittrice in un’intervista a un quotidiano online. Leggi

Ripartire dall’uomo

By | Attualità

In Italia si sta affermando, negli ultimi anni, un atteggiamento sempre meno propenso al rispetto della dignità umana. Si riscontrano azioni di divisione classista anche nei confronti dei bambini indigenti, i quali sono esclusi, addirittura, dall’utilizzo delle mense; si rifiuta l’accoglienza ad alcune persone, al di là del rischio connesso alla sicurezza. Eccessi di moralismo, di punizionismo, di esclusione balzano subito all’occhio osservando il panorama sociale della nostra nazione. Nasce spontanea una domanda: “E, per caso, l’inizio di una nuova forma di oscurantismo?

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