Negli ultimi cinquant’anni la popolazione delle città si è accresciuta in modo esponenziale, sicché oggi la maggior parte degli uomini e delle donne del mondo abita la città, le megalopoli, a tal punto che si può affermare di essere ormai in presenza di una grande città globale. Le popolazioni abbandonano inesorabilmente le campagne e gli spazi rurali per convergere verso queste immense città che sono luogo di trasformazione di identità, di vita, di visioni e di stili: un vero e proprio laboratorio della nuova umanizzazione. Questo nostro secolo è iniziato come epoca delle città ed è difficile prevederne gli esiti e le direzioni.
«Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito». Forse è il proverbio orientale più conosciuto e amato in occidente. Ma non sempre, e non da tutti, davvero compreso. Oggi potremmo riscriverlo così: «Quando il dito del cardinale riavvia il contatore della luce, lo stolto guarda il dito». E in effetti è difficile resistere alla tentazione di guardare a chi agisce piuttosto che al perché e per chi. Perché mai un uomo di Dio, un sacerdote che fa il mestiere antico e generoso di «elemosiniere del Papa», diventa elettricista e ridà luce a un intero stabile? Leggi
Non solo le polemiche sul gesto dell’elemosiniere. Puntuali come sentenze sono arrivati anche i contrattacchi sulla Chiesa ricca che predica a spese degli altri: ecco i luoghi comuni da sfatare. Leggi
Il card. Krajewski, elemosiniere del Papa, ha personalmente rotto i sigilli al contatore del palazzo Inpdap occupato. Un cardinale di Santa Romana Chiesa finisce sui giornali per una buona azione e non per pedofilia. Anche se la buona azione è illegale, con l’aria che tira non è poco, soprattutto se lo Stato, a volte, per farti essere buono, ti costringe ad andare contro la legge. Leggi
C’è in questo Paese una rete densa e fitta di rapporti e solidarietà, una grande trama silenziosa che innerva città e province, arrivando quasi ovunque. È una rete tanto silenziosa quanto invasivo è il web, la rete digitale: eppure opera tutti i giorni. È il prete che con le offerte dei fedeli e il suo magro stipendio paga di persona bollette e persino affitto a una famiglia in grave difficoltà o sfrattata. È il vescovo che, senza clamori, organizza e provvede. Sono le consacrate e i volontari che portano da mangiare ai vecchi soli, e le centinaia di sportelli di ascolto della Caritas, dove chi è disperato va a bussare. È la parrocchia dell’hinterland milanese, dove i supermercati della zona la sera portano i cibi freschi avanzati: sfameranno qualcuno, invece d’essere sprecati. E la Chiesa madre del nostro Sud che fa la stessa identica cosa… La rete silenziosa opera dentro un’antica fiducia: chi può lascia un’offerta al parroco: “Faccia lei, saprà lei chi ne ha bisogno”. Leggi
Caro direttore,
un gesto ragionevole eppure forte quello dell’Elemosiniere pontificio, il cardinale Konrad Krajewski: riattivare la corrente in un palazzo di Roma rimasto per cinque giorni al buio lo avrebbe dovuto fare il ministro Salvini al posto di infuriarsi e minacciare come solo lui sa fare. Prima gli italiani… O no? Vi è stato bisogno di un “cardinale elettricista” per riattivare l’elettricità, altrimenti tante persone e tra loro molti bambini sarebbero rimasti in condizioni di vita inaccettabili. Leggi
Un lavoro silenzioso, svolto tutti i giorni, a nome del Papa, in favore di chi ha veramente bisogno: è l’attività della Elemosineria apostolica. Nel 2018, ha distribuito ai poveri 3 milioni e mezzo di euro per pagare bollette e affitti. Leggi
Benedetta, ragazza sedicenne, incontra una casa famiglia appena arrivata nel suo paese dell’entroterra di Rimini.
La Chiesa è ricca o povera? Che differenza c’è tra Stato Vaticano e Santa Sede? Da dove arrivano le risorse e come vengono impiegate? A queste e altre domande cerca di rispondere il testo per sgombrare il campo da luoghi comuni ed equivoci che spesso circolano quando si parla dei «soldi della Chiesa».
La drammatica vicenda di Vincent Lambert, il 42enne tetraplegico francese “condannato a morte” sia dagli organismi giudiziari del suo Paese che dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per il semplice fatto di “essere malato”, anche se per il momento “l’esecuzione” è stata sospesa dalla Corte di Appello di Parigi dopo l’ennesimo ricorso degli anziani genitori che si sono battuti in tutte le sedi nazionali e internazionali perché il loro figlio “possa continuare a vivere”, interroga profondamente anche il nostro Paese dove alcuni stanno lavorando silenziosamente e alacremente affinchè “l’eutanasia di Stato” divenga legge. Leggi