Quando successo in Olanda «lascia estremamente perplessi» perché «la morte è sempre un nemico per i medici». In questi casi rifarsi «al principio dell’autodeterminazione del cittadino» è eccessivo. È la posizione di Stefano Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, sul caso di Noa Pothoven, la diciassettenne che si è lasciata morire in Olanda a seguito di disturbi post traumatici per gli stupri subiti da bambina. Intervistato da Pro Vita & Famiglia, Anelli ha inoltre ribadito la posizione della Federazione sull’importanza dell’obiezione di coscienza per i medici. Leggi
C’è un solo dato certo, nella storia di Noa Pothoven, la diciassettenne olandese che cinque giorni fa ha ottenuto il suicidio assistito perché segnata da un’esperienza devastante come possono essere tre violenze subite (la prima a 11 anni, l’ultima a 14): quella giovane è morta quattro volte. Leggi
In un’intervista a Open il radicale, partendo dalla storia di Noa Pothoven, afferma che «l’Olanda non uccide i depressi». Balle: solo negli ultimi otto anni i pazienti con problemi mentali che hanno ricevuto l’eutanasia sono 378 (senza contare gli 859 dementi). Leggi
Noa Pothoven, la 17enne olandese che ha scelto l’eutanasia, andava sostenuta, accompagnata a vivere. Qualcuno è pronto a farci credere che siamo scarti. Leggi
La 17enne, depressa e traumatizzata per gli abusi sessuali subiti, si è lasciata morire assistita dai medici. Non c’è stata iniezione letale ma per l’Olanda questa morte è «routine», per i nostri giornali una «vittoria». La madre sgomenta: «Mi hanno detto che la sua vita non era più significativa». Leggi
Noa Pothoven, 17 anni, soffriva di depressione e anoressia in seguito a ripetute violenze sessuali. Ha chiesto e ottenuto l’eutanasia. Una sfida per l’Italia. Leggi
Mons. Paglia, la vicenda drammatica di questa ragazza mostra tanta disperazione ma anche tanto abbandono … Leggi
I professionisti dell’informazione e della comunicazione a difesa e sostegno della vita, riuniti in un’unica realtà. È questa la proposta della giornalista freelance Laura Borgognoni, che sta lanciando in questi giorni l’idea di Giornalisti per la Vita. Leggi
La risoluzione dell’Italia sulla trasparenza, che ha come obiettivo di rendere noti i dati sugli studi clinici, i vincoli brevettuali e i costi di ricerca e produzione delle case farmaceutiche, sarebbe un importante passo avanti per arrivare a una riduzione del prezzo dei farmaci. I costi, specie nel Sud del mondo, sono ancora molto alti.
Il sottosegretario alla Pari opportunità Vincenzo Spadafora viene intervistato da La Stampa. Spadafora vuole che l’”omofobia” sia considerata reato. «Ci sono già diverse proposte di legge depositate in Parlamento – afferma il sottosegretario – e questo vuol dire che c’è una volontà larga da parte dei partiti. [L’approvazione della legge] non è stata inserita nel contratto di governo e quindi non verrà considerata una priorità, diquesto ne dobbiamo prendere atto. Non dobbiamo prendere in giro le associazioni Lgbt dicendo che arriverà in pochi mesi. La mia battaglia è per riuscire ad approvarla entro fine legislatura». Leggi