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4 Giugno 2019

MORTE DI NOE – De Rose (psichiatra): “Nel cervello in crescita c’è sempre uno spazio di apertura e speranza”

By | Articoli Bioetica 2018

Non sono ancora chiare le modalità con le quali l’adolescente olandese ha posto fine alla sua esistenza. Rimangono la solitudine di una ragazzina che era già morta dentro, quello che appare come il fallimento della comunità clinica e l’orrore di una legge mascherata di falsa pietà. Per la neuropsichiatra del Bambino Gesù, le vittime di abuso non hanno necessariamente un destino segnato e una presa in carico integrale può aiutarle. La morte non è mai la soluzione. Leggi

MORTE DI NOA – Dichiarazione dell’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi a seguito della morte di Noa Pothoven.

By | Articoli Bioetica 2018

La tragica conclusione della vicenda terrena della giovane olandese Noa Pothoven è l’indubitabile segno dell’avanzata feroce della cultura della morte nelle nostre società, che si sviluppa sul dogma dell’autodeterminazione psicologica, principio dottrinale assoluto della nuova religione della disperazione. La società e lo Stato inducono alla disperazione, insegnando che tutto può essere vero e giusto se è voluto dal soggetto e che niente è vero e giusto in sé, niente vale la pena, e poi eliminano i disperati con la motivazione di ottemperare ai loro desideri. Il principio di autodeterminazione assoluta non è naturale, è indotto dall’ideologia della morte, e poi ad esso ci si appella come se fosse un principio naturale per infliggere la morte ai disperati, o per indurli a morire, o astenendosi dall’aiutarli a vivere.

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