L’accanimento terapeutico non è ogni terapia inutile o quelle genericamente “sproporzionate”, ma la terapia inutilmente dolorosa. Pubblichiamo la relazione sul tema dell’Accanimento terapeutico tenuta dal prof. Carlo Bellieni, membro della Pontificia Academia pro Vita, al congresso “Yes to life!” organizzato dal dicastero vaticano Pro Laicis e dall’associazione “Il cuore in una goccia” in Città del Vaticano dal 23 al 26 maggio. Leggi
Le Fiandre indagano su Clw, il gruppo olandese che propina l’eutanasia fai-da-te ai suoi 23 mila membri. E che ha già mietuto la sua prima vittima. Leggi
Il prossimo 24 settembre la Corte Costituzionale italiana dovrà decidere se è legale o no aiutare qualcuno a uccidersi.
La grillina Sarti è la prima firma di una proposta di legge dei Cinque Stelle che prevede l’introduzione dell’eutanasia. Leggi
I magistrati, qualunque sia la funzione che esercitano, sono visti e soprattutto debbono apparire agli occhi dei cittadini autorevoli e imparziali. Scoprire che brigano e si sgambettano per le carriere, le poltrone, gli incarichi – indipendentemente, è bene precisarlo, da qualunque valutazione giudiziaria e perfino da ipocrisie un po’ pelose – suscita nella pubblica opinione un sentimento misto di stupore, sconcerto e inevitabile amarezza.
La credibilità della giustizia italiana e l’etica della magistratura escono fortemente minate dall’inchiesta della Procura di Perugia sulla corruzione, in cui sono accusati (e sospettati) diversi giudici, tra cui anche consiglieri del Consiglio Superiore della Magistratura.
Caso Palamara, l’intervento del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Non è più tollerabile da parte della politica la latitanza su scelte delle quali il pianeta giustizia ha assoluta necessità, e che oggi – a fronte di una rivoluzione che divora i suoi figli – sembra più predisposto ad accogliere.
Procure nella bufera. «Basta spartizioni, serve autoriforma». Drammatico appello di Ermini al plenum sul caso Palamara.
Con Cesare Mirabelli parliamo delle implicazioni di una vicenda in cui si intrecciano storie di corruzione, di killeraggi a danno di altri giudici, di accordi tra le correnti dell’Associazione nazionale magistrati e con esponenti di primo piano del mondo politico, per incidere sulle nomine di alcuni dei più importati uffici giudiziari del Paese.