Non ti chiedo di firmare niente: ti chiedo solo 3 minuti di tempo.
Tre minuti per sapere che cosa ci giochiamo nei prossimi mesi.
Risposta: tutto.
Il prossimo 24 settembre la Corte Costituzionale italiana dovrà decidere se è legale o no aiutare qualcuno a uccidersi.
Oggi l’art. 580 del Codice Penale vieta l’aiuto al suicidio. Ma tra meno di 100 giorni la Corte potrebbe eliminare questo divieto, e spalancare così la porta all’Eutanasia anche in Italia. Non possiamo permetterci di non sapere (e non capire) a cosa stiamo andando incontro. È un nostro dovere di cittadini che difendono la vita. Altrimenti che stiamo facendo…?
Segui il ragionamento: se aiutare una persona a uccidersi non è più un reato, perché allora dovrebbe continuare ad esserlo uccidere una persona, magari molto malata, col suo consenso e anzi su sua disperata ed esplicita richiesta? Una cosa tira l’altra, è logico.
Se il prossimo 24 settembre la Corte Costituzionale abrogherà il divieto di aiuto al suicidio, dichiarando incostituzionale l’art. 580 del Codice Penale sulla base di un’idea di “autodeterminazione” assoluta e ideologica, si aprirà un buco nero nell’ordinamento giuridico, culturale e sociale dell’Italia che assorbirà qualsiasi finto “limite”.
Nel giro di pochi anni si arriverà alla piena Eutanasia (che, ti ricordo, significa uccidere una persona che lo richiede… peraltro facendosi pagare per farlo), e vedremo candidati ad essere uccisi malati gravi e non gravi, disabili, anziani soli, depressi…
Penso che tu abbia sentito parlare in queste ore di Noa Pothoven, la diciassettenne morta suicida in Olanda perché incapace di sopportare una grave depressione sorta in seguito ad abusi sessuali subiti da bambina. Anche Papa Francesco stamattina ha espresso la sua preoccupazione (vedi foto).
Una storia veramente triste e drammatica, che ci interroga sul senso della sofferenza, della morte, della solitudine e di come la società reagisce (e NON reagisce) difronte a tutto ciò.
Bene, i giornali non ti stanno dicendo tutta la verità: Noa è stata aiutata a morire da una clinica olandese specializzata in questo lavoro. Sì: lavoro. Una clinica che interviene quando non è possibile concedere l’eutanasia (perché Noa avrebbe dovuto aspettare i 21 anni) e che quindi ti prepara tutto l’occorrente affinché tu possa suicidarti in modo, come dire, “controllato”.
Uno scenario raccapricciante. Uno scenario reale in Olanda. Ma non in Italia — non ancora, almeno.
Eecco che cosa devi capire:
Questo tragico episodio è esattamente ciò che in Italia è VIETATO dall’articolo 580 del Codice Penale.
Questa è esattamente la diga che la Corte Costituzionale può far saltare in aria il 24 settembre, se deciderà di eliminare il divieto di aiuto al suicidio dichiarando l’articolo 580 contrario al principio di “autodeterminazione”.
Noi crediamo che il principio di autodeterminazione sia importante, ma che non possa espandersi così tanto da consentire a qualcuno di aiutare altri a suicidarsi. Non è più auto-determinazione. Un esito del genere manderebbe in mille pezzi l’intero sistema giuridico di protezione della vita, che per il Diritto è un bene assolutamente indisponibile.
Per questo CitizenGO chiede alla Corte Costituzionale di non aprire quella porta: non toccate l’articolo 580 del Codice Penale. Non depenalizzate l’aiuto al suicidio!
Non iniettate in Italia questo virus, perché tutti i casi internazionali dimostrano che è solo il primo, drammatico passo verso l’Eutanasia totale: lo sterminio silenzioso di malati gravi e non gravi, di depressi, di anziani, di disabili, di schizofrenici, di persone sole, di persone abusate – come Noa – che non trovano nella società il giusto aiuto e la giusta comprensione.
Ecco, volevo solo dirti questo. Lanciare l’allarme. Chiederti di focalizzare la tua attenzione nelle prossime settimane su questo gravissimo rischio che stiamo correndo. Informa i tuoi amici, parenti, conoscenti. Parlane sui social network. Condividi articoli e contenuti contro l’Eutanasia.
Organizzeremo un’apposita campagna contro la deriva eutanasica e il suicidio assistito in Italia. Faremo di tutto e di più per far capire ai nostri concittadini quale aberrante visione dell’uomo e della società porta con sé la mentalità eutanasica. Te ne darò notizia più avanti. Per ora, è assolutamente necessario che restiamo focalizzati su questa emergenza.
Tra poco inizia l’estate. Bene, riposiamoci, ricarichiamo le energie. Ma non mandiamo la coscienza in vacanza. Mai!
Grazie di cuore del tuo aiuto e sostegno.
Un caro saluto,
Filippo Savarese
e tutta CitizenGO