I clienti prenotando un volo con Air Italy, potranno selezionare non solo i “classici” M (maschio) ed F (femmina), ma anche X (altro), in corrispondenza con quanto presente sui loro passaporti.
Si tratta della prima compagnia aerea europea ad introdurre una terza opzione di genere non binario per i passeggeri, aggiungendo anche “Mx” nel menù a tendina per coloro che non si sentono né maschi né femmine.
Rossen Dimitrov, Chief Operating Officer, ha dichiarato:
“Air Italy è determinata ad essere il leader sul tema dell’inclusione e siamo davvero orgogliosi di essere la prima compagnia aerea europea ad offrire queste opzioni di prenotazione per i nostri clienti. La tagline del marchio di Air Italy è: Imagine the world differently, e racchiude una visione che abbraccia ogni manifestazione di libertà, inclusione, accettazione della diversità e impegno per il progresso. L’introduzione dell’opzione non-binaria nel nostro sito è pertanto un’ulteriore testimonianza dell’importanza di questi valori”.
La compagnia aerea può inoltre vantare un’attiva collaborazione con Arcigay.
Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, ha commentato:
“Siamo orgogliosi di collaborare con Air Italy, primo vettore del nostro Paese che ha deciso di impegnarsi nel rendere i propri aerei luoghi inclusivi e accoglienti per tutte le persone. La decisione di una compagnia aerea di primo livello come Air Italy di investire risorse a beneficio dell’inclusione è un esempio positivo che speriamo faccia scuola. Il progresso civile di un paese passa non solo dalle leggi, ma anche dal modo in cui il settore privato mette in atto iniziative antidiscriminatorie che tengano in considerazione le tante diversità esistenti”.
Air Italy è inoltre sponsor del Milano e Toronto Pride.
Anche molte altre compagnie aeree in tutto il mondo si stanno adeguando al nuovo gender diktat, dando la possibilità di prenotare con l’opzione di genere non binario.
L’ideologia dilaga ma non potrà mai cambiare la realtà delle cose.
Chiara Chiessi
12 giugno 2019
Air Italy si tinge d’arcobaleno: da ora anche la terza opzione di genere