Una vera e propria lectio magistralis in cui ha trovato spazio anche la fede. L’ha tenuta il professore Antonino Zichichi a San Miniato, provincia di Pisa, centro storico medioevale noto per essere uno dei paesi più fiorenti del distretto del cuoio toscano. In vista di questa nuova sfida che tocca, oggi, alla scienza, Zichichi ha sentenziato: «Tutti coloro che hanno fatto grandi scoperte sono credenti», come a sottolineare che c’è qualcosa di non prevedibile nelle scoperte, che sfugge alla dimensione umana e che può intercettare meglio un credente anziché un razionalista ateo più ingessato sul suo pensiero privo dell’esistenza di Dio. Leggi
Ma l’ateismo, in fondo, esiste veramente? E’ una domanda che sorge spontanea leggendo un recente studio internazionale dagli esiti sorprendenti. Stiamo parlando di Understanding Unbelief. Atheists and agnostics around the world, un rapporto di 24 pagine a cura di quattro ricercatori: Stephen Bullivant della St Mary’s University, Miguel Farias della Coventry University, Jonathan Lanman della Queen’s University Belfast e Lois Lee della Kent University. Basandosi su un campione complessivo di 6.600 persone, questi studiosi hanno deciso di esaminare le credenze di atei e agnostici in sei grandi nazioni quali gli Stati Uniti d’America, la Cina, il Brasile, il Giappone, il Regno Unito e la Danimarca. Ebbene, l’indagine che ha riservato davvero parecchie sorprese. Leggi
Vietato oltre la sesta settimana: è il nono Stato ad aver approvato leggi restrittive nell’ultimo anno La Corte Suprema, inondata dai ricorsi legali, prende tempo. Leggi
Uno dei più devastanti pericoli che la cultura oggi corre è stato efficacemente descritto dallo scrittore inglese C.S. Lewis con l’espressione “chronological snobbery”, per significare l’accettazione acritica di quanto succede solo perché esso appartiene al trend intellettuale del presente. È questo il caso della aporofobia (letteralmente: disprezzo del povero), un atteggiamento, questo, in rapida diffusione nelle società dell’Occidente avanzato, che vede la condizione di povertà come qualcosa di connaturato alla natura umana oppure come una sorta di male necessario per consentire alla società di avanzare. Dallo spirito di compassione di un tempo si sta passando al disprezzo o, quando va bene, all’indifferenza.
Ma chiedono anche una legge sulla non autosufficienza e che il Paese capisca il valore sociale ed economico dei nonni.
Campagna dell’Unicef in difesa di mamme e neonati. Sono ancora altissimi i costi dell’assistenza sanitaria per le madri nei Paesi più poveri. Ogni giorno muoiono 800 donne incinte.
La maschera di un sorriso che nasconde il pianto. È in grande aumento la “depressione sorridente” ad esordio giovanile in cui apparentemente tutto va bene.
San Basilio, il grande padre della Chiesa del IV secolo, poco prima di morire scrisse il De judicio Dei, un testo breve ma munito di grande autorevolezza, un testo pieno di parrhesía, con il quale denunciava la situazione patologica che le Chiese stavano attraversando. Leggi
Anche il brand Gucci butta il suo sdegno chic sul tavolo da gioco: la Georgia è contro l’aborto? Anche la Lousiana e l’Alabama? Allora la moda dice no! In nome della libertà della donna, ca va sans dire. Leggi
Secondo uno studio appena pubblicato su Nature Medicine, il gene modificato da He Jiankui («è stato un pazzo») aumenta del 20 per cento il rischio di morire prematuramente rispetto alla popolazione globale. Leggi