L’ibridazione fra uomo e macchina è la nuova frontiera: un desiderio di andare oltre la tradizionale identità dell’umano che genera numerosi interrogativi di opportunità, non solamente etici Leggi
Caro direttore, dico spesso che il dolore non si supera ma forse a volte lo si deve raggiungere, affiancare e pedinare per seguirlo e vedere dove va, correndo coi suoi rischi. Forse il male non è un male, anche se fa male. Capirlo, alleviarlo, se possibile evitarlo, è doveroso e giusto ma mai con quell’automatismo che possa far dire è solo caso, destino o malasorte. Credo che questi ventun’anni della ‘Giornata dei risvegli’, con l’esperienza maturata da Gli amici di Luca nella Casa dei Risvegli Luca De Nigris in Italia e in Europa, siano un discorso continuo fatto di ‘parentesi aperte’ che raccontano l’abbondanza incredibile di raccolto: corpi, persone, esseri, gesti, atti. Leggi
L’ecologismo di oggi induce a ripensare in modo diverso il rapporto tra uomo e ambiente. Non solo con il cibo ma anche con i propri simili. Leggi
È rileggendo le parole del Papa teologo che si scopre l’esistenza di un antidoto alla nuova deriva ideologica thunberghiana. Riteniamo sia sufficiente, come paradigma riassuntivo, un virgolettato comparso di recente sull’Huffington Post: “Se la natura, e per primo l’essere umano – aveva scritto Ratzinger un decennio fa – , vengono considerati come frutto del caso o del determinismo evolutivo, la consapevolezza della responsabilità si attenua nelle coscienze. Nella natura il credente riconosce il meraviglioso risultato dell’intervento creativo di Dio, che l’uomo può responsabilmente utilizzare per soddisfare i suoi legittimi bisogni — materiali e immateriali — nel rispetto degli intrinseci equilibri del creato stesso. Se tale visione viene meno, l’uomo finisce o per considerare la natura un tabù intoccabile o, al contrario, per abusarne. Leggi