Ponetevi queste domande, perché non potete sapere quando sarà troppo tardi per farlo
Non dimenticherò mai l’ultima volta in cui ho visto mia nonna viva. I miei genitori, i miei fratelli ed io eravamo in Arizona per trascorrere un po’ di tempo con lei e mio nonno a casa loro. Lei aveva la SLA, e la malattia era avanzata così rapidamente che non riusciva più a parlare, mangiare o camminare da sola.
L’ultimo giorno della nostra visita mi stavo lavando i denti in bagno. Quando mio nonno è passato con lei sulla sedia a rotelle fuori dalla porta sono uscita, spazzolino in mano, e ho augurato ancora una volta una buona notte. Mia nonna ha fatto un grande sorriso, la bocca piena di bollicine di saliva che non riusciva a ingoiare facilmente, e mi ha rivolto un piccolo cenno con la testa. Qualche ora dopo ho visto le luci bianche e rosse dell’ambulanza attraverso la finestra della camera in cui dormivo. Ci siamo alzati per salutare il suo corpo per l’ultima volta prima che venisse portato via.
Vederla stesa sul suo letto pur non essendo più con noi è stata una delle esperienze più surreali della mia vita. Qualche ora prima era viva e mi sorrideva. Ora se n’era andata.
Si avvicina l’anniversario della sua morte, e mi ricorda di pensare un po’ alla mia vita ogni anno. Non ci viene garantita una certa quantità di tempo su questa Terra. Come dice Gesù, non conosciamo né il giorno né l’ora, e quindi dobbiamo vegliare (Matteo 25, 13).
Come possiamo farlo?
Oggi prendetevi un minuto di tempo per pensare alla vostra morte. Non in modo macabro o pietoso, ma onestamente e concretamente. Moriremo. E non sappiamo quando. E allora prendiamo in considerazione queste domande. Se oggi fosse il nostro ultimo giorno sulla Terra, saremmo pronti a morire?
In primo luogo, ci sono aspetti pratici su cui concentrarsi per il bene del proprio corpo:
1.Come vorreste che fosse il vostro funerale? Pensate se volete che vengano intonati certi canti…
2.Dove vorreste essere sepolti? Se preferite un certo cimitero o vorreste essere seppelliti accanto a qualcuno pensateci.
3.Qualcuno che conoscete e in cui confidate potrebbe conoscere la risposta a queste domande di modo da prendersi cura di questi aspetti per voi?
Ci sono poi aspetti pratici su cui concentrarsi per il bene dell’anima:
4.Quando è stata l’ultima volta in cui vi siete confessati? Magari potreste trovare il tempo per farlo questo weekend.
5.Chi dovete ancora perdonare? È il momento per cercare di riparare alcuni rapporti. Non aspettate un altro decennio.
6.Quanto tempo sprecate in piccole frustrazioni nel corso della giornata? Se avete l’abitudine di prendere troppo a cuore i piccoli problemi della vita, metteteli in prospettiva oggi stesso.
Non c’è alcun momento come quello presente per prendere in considerazione il panorama più ampio della vostra vita:
7.State vivendo nel modo in cui vorreste essere ricordati?
8.Come occupate le vostre giornate?
9.Quale aspetto della vostra vita vorreste che fosse diverso?
Tutte le decorazioni di Halloween che ammiccano verso di noi nei negozi rendono questo periodo perfetto per riflettere un po’. Memento mori è una frase latina che indica la necessità di ricordare la morte. Lo scheletro finto nella vetrina di un negozio è un sottile promemoria del memento mori. Questa settimana fate il punto sulla vostra vita. Quello che fate mentre siete vivi conta, e allora approfittatene al massimo.
Aleteia – Ott 08, 2019