I numeri di una ecatombe: 15,6 milioni di aborti all’anno in India, 43 mila al giorno. Di questi il 16 per cento è motivato solo dal sesso del nascituro. E c’è chi realizza campagne per avere un migliore accesso all’aborto nel paese.
«Ogni giorno 7.000 bambine vengono abortite in India solo perché sono femmine e non maschi». È l’allarme lanciato da Adf International in occasione della Giornata internazionale delle bambine, che si è celebrata in tutto il mondo l’11 ottobre. Le cifre mostrano il dramma dell’aborto selettivo, che rappresenta un vero e proprio pericolo mortale per le donne in India.
15,6 MILIONI DI ABORTI ALL’ANNO, 43 MILA AL GIORNO
Nel paese asiatico, secondo uno studio internazionale del 2015 pubblicato sull’autorevole Lancet, si verificano 15,6 milioni di aborti all’anno, cioè 43 mila al giorno. Il 16 per cento di questi ha come unico scopo quello di non far nascere una femmina. Secondo Tehmina Arora, direttore di Adf India, il paese ha soppresso e impedito la nascita negli ultimi dieci anni di 63 milioni di bambine. «La distorta ripartizione dei sessi dimostra che l’India ha tradito le donne. O vengono abortite oppure, una volta nate, sono soggette a svariati tipi di violenza».
È proprio di questi giorni la notizia del ritrovamento di una neonata sepolta viva nella città di Bareilly, in Uttar Pradesh, dentro una pentola di terracotta. La bambina è stata ritrovata da un commerciante indiano che era andato al cimitero a seppellire sua figlia deceduta. Nello scavare ha sentito con la pala la pentola e dopo averla aperta ha trovato la piccola che ansimava e piangeva.
Come spiega Arora, «è giunto il momento di affrontare il problema perché ogni bambino è prezioso e maschi e femmine hanno lo stesso diritto alla vita e alla libertà. Il futuro dell’India dipende dalle donne e chiunque ritiene che le donne hanno gli stessi diritti degli uomini non possono voltarsi dall’altra parte di fronte a quello che avviene».
21 MILIONI DI BAMBINE INDESIDERATE
Le donne sono fortemente discriminate in India e per prevenire l’aborto selettivo nel 1994 il governo ha proibito la diagnosi prenatale del sesso dei nascituri. Nonostante questo, la diagnosi viene praticata dappertutto nelle cliniche causando un numero spaventoso di aborti. Secondo uno studio del 2018 commissionato dal governo indiano, ci sono 21 milioni di bambine indesiderate nelle famiglie.
Nonostante i numeri di questa ecatombe, l’Istituto Guttmacher continua a realizzare campagne per estendere l’accesso all’aborto alle donne indiane. Lo scopo è «aiutare gli individui a raggiungere i loro scopi di salute riproduttiva». È curioso che un istituto che pretendere di difendere i diritti delle donne si batta perché ancora più femmine vengano abortite. Come se 63 milioni in dieci anni non fossero abbastanza.
Leone Grotti
17 ottobre 2019