Un fallimento annunciato quello del reddito di cittadinanza, che, almeno in teoria, avrebbe dovuto concorrere a creare nuovi posti di lavoro, ma che, invece, per ora, ha concorso solo a sprecare i soldi dei contribuenti.
Come riporta Il Sole 24 Ore, i 704mila beneficiari del reddito di cittadinanza, considerati “occupabili”, non hanno avuto nessun impatto sul mercato del lavoro: secondo l’ISTAT, non solo si è verificata una riduzione del numero di disoccupati (-87mila tra luglio e agosto), ma anche un incremento degli inattivi (+73mila), ossia il contrario di quanto sarebbe dovuto accadere con il reddito di cittadinanza.
L’occupazione, invece, è sostanzialmente stabile, anche a causa dell’immobilità dell’economia. Ancora, è opportuno riferire anche di una prima indagine compiuta nei mesi scorsi dagli investigatori della Spesa pubblica della Guardia di Finanza, la quale ha messo in luce i livelli di frode che si attestano tra il 60-70% dei casi sottoposti a controllo, nonostante le severissime pene ricollegate dalla stessa legge alle frodi stesse.
La buona notizia, però, potrebbe stare nel fatto che anche il partito che ha proposto questa misura sembra essersi accorto dei suoi effetti pressoché nulli: difatti, nella Nota di aggiornamento al DEF si legge «dai dati dell’indagine sulle forze di lavoro non emerge ancora pienamente l’incremento del tasso di partecipazione che sarebbe dovuto scaturire dall’adesione al reddito di cittadinanza (RdC) e dal conseguente patto per il lavoro». In realtà, però, non si tratta propriamente di una lieta novella, in quanto la stessa Nota evidenzia anche che «è ragionevole ipotizzare che l’attuazione completa del RdC avvenga con un certo ritardo rispetto alla previsione iniziale» e vanno, pertanto, corrette le precedenti stime. Ancora, come scrive Il Giornale, il Ministro del Lavoro del governo giallo-rosso, Nunzia Catalfo ha assicurato che questa misura assistenzialista non verrà modificata, anzi, ha aggiunto: «Abbiamo ottenuto un grande risultato – dice – è una riforma epocale. Non verrà modificato»; arriveranno, inoltre, altri navigator.
Del resto, un partito in caduta libera dovrà pur trovare un modo per mantenere i pochi voti che gli sono rimasti e, in questo caso, lo fa mediante l’assistenzialismo.
di Federica Ciampa.
2 novembre 2019
Fonte: l’Occidentale