Euphoria, una nuova serie televisiva disponibile su Sky Atlantic, è l’ultima frontiera del “teen drama”, e sta già riscuotendo un enorme successo.
La protagonista della serie tv è la 16enne Rue, una tossicodipendente con problemi di bipolarismo.
Rue, che lotta constantemente con la dipendenza dalle droghe, nonostante un periodo di riabilitazione, si innamora di Jules, un transessuale “MtF” (cioè da maschio divenuto “femmina”), da poco arrivato nella sua scuola.
Ogni puntata della serie, racconta in breve la storia, la psicologia ed il vissuto dei protagonisti, di altri ragazzi della scuola frequentata da Rue, ognuno con i propri problemi.
La serie fa uno spaventoso ritratto del disagio adolescenziale, tra sesso, droghe, dipendenze e problemi in famiglia.
Mostra un mondo in cui i ragazzi vengono lasciati soli, in cui l’unico modo grazie a cui possono provare un po’ di euforia è con le sostanze sintetiche.
In una serie che ha il suo target negli adolescenti, ovviamente non potevano mancare aspetti LGBT friendly che infatti abbondano.
Jules, il ragazzo transessuale, è rappresentato dalla modella ed attrice trans Hunter Schafer, 20 anni, nato maschio, che si fa definire con il “lei” o “loro”. Su Instagram è seguito da più 850 mila followers.
Da dopo il diploma, ha iniziato la carriera da modello per brand prestigiosi, come Miu Miu e Marc Jacobs, fino a diventare uno dei nomi di punta della Elite Model Management.
Al New York Times ha dichiarato:
“Sto cercando di decostruire l’idea di gender, usare i privilegi e la visibilità che mi sono concessi come modella per puntare un riflettore su questa tematica. Non so se mi posso definire un’attivista solo perché parlo del mio essere trans. Anche se questo a volte può essere visto come attivismo, perché solo esistere come trans a volte è abbastanza duro. Siamo in prima linea in una rivoluzione che vedrà l’identità di espressione avere il sopravvento sulle etichette che ci vengono assegnate alla nascita. L’autoidentificazione avrà la priorità sulla percezione. Il gender cadrà definitivamente”.
Nella serie Jules e Rue s’innamorano, anche se Jules usa Grindr per avere appuntamenti con uomini adulti.
Come commentato anche da Them.com, la serie rappresenta la Generazione Z (quella successiva ai Millennials) come una generazione fluida, in cui più di un terzo dei giovani si identifica come LGBT.
Ecco gli elogi che la testata scrive verso Euphoria, commentando la relazione tra Jules e Rue che va ben oltre l’amicizia:
“Come potrebbe essere vivere in un mondo non vincolato da nozioni predeterminate di cosa sia il romanticismo “accettabile”? Euphoria offre questa come risposta – un luogo dove le persone si innamorano di coloro che li fanno sentire sicuri, a proprio agio e curati, indipendentemente dal sesso”.
Ci chiediamo ancora perché così tanti giovani s’identificano come LGBT? Semplice: non si fa che parlare di questo. E così crescono con la convinzione di esserlo.
Chiara Chiessi
16 ottobre 2019