“Il cardinale guineano Robert Sarah ha fortemente criticato l’ideologia LGBT che, secondo lui, sta travolgendo i governi e i centri educativi. Sarah riconduce la radice dell’ideologia [LGBT] alla diffusa accettazione della contraccezione nei circa sette decenni fa.”
C’è ne danno conto Martin M. Barillas e Pete Baklinski in questo articolo pubblicato su Lifesitnews, che vi propongo nella mia traduzione.
Il cardinale guineano Robert Sarah ha fortemente criticato l’ideologia LGBT che, secondo lui, sta travolgendo i governi e i centri educativi. Sarah riconduce la radice dell’ideologia [LGBT] alla diffusa accettazione della contraccezione nei circa sette decenni fa.
“La destrutturazione dell’identità sessuale, che è spesso chiamata ‘teoria del genere’, contro la quale Papa Francesco ha parole dure e un atteggiamento di assoluta intolleranza, può essere intesa come la conseguenza antropologica di una mutazione pratica”, ha detto il Cardinale Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina, in una conferenza del 7 novembre all’Università San Pablo di Madrid, prima del 21° Congresso dei cattolici e della vita pubblica spagnola. Il suo intervento era intitolato “L’importanza dell’educazione nella missione della Chiesa oggi”.
La teoria del gender sostiene che gli organi sessuali maschili o femminili non determinano l’”identità sessuale” di un individuo, ma (definiscono l’identità , ndr) il senso interiore di essere un uomo, una donna o qualsiasi altra cosa con cui una persona voglia identificarsi (decine di “opzioni di genere” sono state inventate per aiutare le persone a identificarsi come meglio si sentano). La teoria sostiene, per esempio, che una persona nata con un organo riproduttivo maschile può scegliere di identificarsi come “femmina” e che è discriminatorio non sostenere la scelta dell’individuo, compresa la scelta del maschio di usare pronomi femminili. La teoria sostiene anche che la “identità di genere” di una persona è fluida e può cambiare nel tempo.
“Il primo anello del processo ha coinvolto le donne”, ha continuato il cardinale Sarah: “Infatti, la mentalità contraccettiva che si è fortemente diffusa dopo il 1950 ha reso possibile una profonda disconnessione tra la donna e il suo corpo, una disconnessione che ha cambiato radicalmente il modo di intendere la sessualità umana, il matrimonio, la filiazione e naturalmente l’educazione”.
La Chiesa cattolica ha ribadito la sua condanna della contraccezione nell’Enciclica Humanae vitae del 1968. Papa Paolo VI avvertiva profeticamente che l’accettazione diffusa della contraccezione avrebbe portato, tra l’altro, ad un “abbassamento generale degli standard morali”.
Il cardinale ha attribuito alla frase della scrittrice francese Simone de Beauvoir “Non sei nata donna, sei diventata donna” la sintesi dell’essenza della teoria del genere.
“Aggiungiamo che per de Beauvoir, la famiglia, il matrimonio e la maternità sono fonte di ‘oppressione’ e dipendenza femminile. La pillola avrebbe ‘liberato’ le donne dando loro il ‘controllo del loro corpo’ e la possibilità di ‘disporlo liberamente’. Sotto il motto femminista ‘il mio corpo appartiene a me’ si nasconde in realtà una profonda alienazione del soggetto incarnato. Infatti, dietro questa affermazione di ‘libertà’ c’è una strumentalizzazione del corpo stesso come materiale a disposizione dei desideri più indeterminati”, ha detto.
Il Cardinale ha poi mostrato il legame tra la contraccezione e l’allontanamento di una persona dal suo corpo maschile o femminile.
“La mentalità contraccettiva ha generato un dualismo tra la libertà individuale vista come illimitata e onnipotente, da un lato, e il corpo come strumento di godimento, dall’altro. In questa prospettiva, il corpo sessuato non può più essere vissuto come segno e strumento del dono di sé, il cui scopo è la comunione degli sposi. Il legame intrinseco tra i due significati dell’atto coniugale, la dimensione procreativa e la dimensione unitiva, è spezzato. Questo legame diventa facoltativo e, logicamente, la sessualità finisce per essere considerata solo nella sua dimensione relazionale e di piacere. Gli effetti destabilizzanti di una tale mentalità non si sono fatti attendere”, ha aggiunto.
Il Cardinale ha osservato che uno dei maggiori effetti destabilizzanti della mentalità contraccettiva è la “legittimazione sociale dell’omosessualità”.
“Infatti, se la sessualità non è più percepita alla luce del dono della vita, come può l’omosessualità essere considerata una perversione, un disordine oggettivo e grave”, ha detto.
Il cardinale Sarah ha detto che accompagnare logicamente questi cambiamenti riguardanti la sessualità è una “ridefinizione dell’identità sessuale, considerandola come puramente costruita”.
“Se viene negato il legame intrinseco tra i due significati dell’atto coniugale, la differenza tra i sessi perde il primo fondamento della loro intelligibilità”. Da allora in poi, ha detto, il “corpo sessuato” può essere considerato sempre più come un “materiale che la coscienza individuale può modellare a proprio piacimento”.
Il Cardinale ha poi spiegato il meccanismo al lavoro che vede “minoranze sessuali” che chiedono pubblicamente l’uguaglianza e la libertà di vivere secondo la loro identità percepita.
“In nome della lotta contro la ‘discriminazione’ di cui sarebbero vittime le ‘minoranze sessuali’, gli agenti della sovversione antropologica prendono in ostaggio le autorità pubbliche e il legislatore nelle loro rivendicazioni. In nome dell’’ugualianza’ e della ‘libertà‘, chiedono che tutti i discorsi sociali, specialmente nelle scuole e nei media, siano ‘rispettosi’ dell’indeterminatezza sessuale degli individui e della libera scelta della loro identità’, ha detto.
“Poi, ognuno può affermare che è per auto-designazione e proclamare: ‘Io faccio la mia scelta. Ne vado fiero e affermo me stesso in quella scelta. Non ammetto che un altro o la società mi dicano quello che sono. Non ricevo il mio essere e la mia esistenza da nessun altro che non me stesso. Decido da solo chi io debba essere. La società deve accettare la mia scelta e adattarsi ai miei cambiamenti di orientamento’”.
Per il movimento LGBT, ha sottolineato il Cardinale, la battaglia non è più quella di “rivendicare la tolleranza”, ma di “imporre una nuova concezione dell’essere umano” e creare un “nuovo” essere umano.
“Sotto la maschera della libertà, questa decostruzione al servizio di un costruttivismo radicale può essere paragonata ai tentativi totalitari di produrre un “uomo nuovo’”, ha detto.
“Le sue vittime innocenti sono soprattutto i bambini, i cui genitori, permeabili agli slogan libertari e stregati dalle sirene contemporanee, non sostengono l’[autentica] crescita umana e la formazione della loro [genuina] affettività sessuale. Tutto ciò presuppone una concezione errata della libertà, intesa come il fatto di non essere impediti nel perseguire i propri desideri immediati. Quanto siamo lontani dalla vera libertà, che è la realizzazione della persona quando usa il suo libero arbitrio per cercare la verità e scegliere il suo vero bene”, ha continuato.
“La rivoluzione antropologica sconvolge violentemente l’educazione intellettuale e morale, perché crea disposizioni mentali e sociali che separano le persone da se stesse”, ha aggiunto.
Il Cardinale ha detto che i cattolici dovrebbero essere consapevoli della gravità della crisi, “data l’atmosfera atea o l’indifferenza alle questioni religiose o morali che permeano le strutture educative e scolastiche”. Ciò che va inteso è che l’obiettivo dell’educazione è che gli studenti” acquisiscano le virtù che permettono loro di dispiegare e strutturare la loro umanità e personalità secondo la verità che è loro intrinseca”.
Ha chiesto che la Chiesa diventi più attiva nella difesa della verità sull’uomo in settori della società civile in cui questa verità è stata abbandonata, specialmente nell’educazione.
“Come è stato più volte nella storia, la Chiesa ha il dovere di assumere un ruolo sostitutivo teso a compensare il crollo di interi settori della società civile e delle autorità pubbliche”, ha detto.
“La Chiesa assume questa funzione di sostituzione attraverso tutti i suoi figli che sono presenti in questo magnifico compito educativo”, ha aggiunto.
L’ambiente ‘sporco e malsano’ distrugge i bambini
Dopo la sua presentazione, il Cardinale Sarah ha risposto alle domande dei partecipanti che sono preoccupati per le influenze secolari sui loro figli.
Paragonando le scuole ad acquari dove i pesci vengono regolarmente alimentati con cibo fresco, ha detto: “Ma l’acqua nell’acquario è sporca e malsana”. Nonostante il buon cibo, ha detto, i pesci vengono lentamente avvelenati e alla fine periscono. Nell’ambiente di apprendimento, “anche se ci sono studenti ben disposti e insegnanti appassionati, ci sono sostanze nell’ambiente che sono tossiche per la salute mentale degli studenti”, ha detto il cardinale.
Quando gli è stato chiesto come rendere pulita l’acqua dell’acquario, ha detto: “Ciò che avvelena l’ambiente sono ideologie pericolose”, citando “marxismo” e “transumanesimo”.
E ha continuato: “Se non possiamo spiegare chi è l’uomo, quello che Dio vuole che sia, logicamente l’acquario è contaminato”. L’acqua può essere purificata riscoprendo, ha detto, “l’identità degli esseri umani creati a immagine e somiglianza di Dio”.
“L’identità non è qualcosa che ci diamo”, ha detto, “Dio ce la dà”. L’Occidente, ha detto, “rifiuta arrogantemente di accettare” quella identità. “Il grande problema sono i leader economici e mediatici che contaminano l’ambiente riguardo all’identità della persona umana”. Questo è, ha detto, “il rifiuto di Dio”.
Alla domanda su cosa dovrebbe fare la Chiesa in un ambiente in cui Dio è escluso, il Cardinale ha detto: “La Chiesa dovrebbe essere la prima a combattere le ideologie tossiche”.
La Chiesa, ha detto, dovrebbe concentrarsi “sulla crisi antropologica e morale senza precedenti del nostro tempo, che esige che la Chiesa si assuma una maggiore responsabilità e impegno nel proporre i suoi insegnamenti dottrinali e morali in modo chiaro, preciso e fermo”.
13 novembre 2019