Oltre 500 pagine per imparare a rispondere alla dilagante marea anticattolica che si nasconde in centinaia di luoghi comuni diffusi e acriticamente accettati.
I due autori-protagonisti (Ficarra e Picone) costruiscono una fitta ragnatela di situazioni ora paradossali ora ironiche, puntando molto sul contrasto tra passato e modernità. Una tipica storia di Natale, nella quale si ride con misura, con richiami alla tradizione.
Tra le varie figure che appaiono nel presepio, soprattutto in passato, era presente una singolare che si differenziava dalle altre. La tradizione l’ha chiamata la statuina del pastore Gelindo o Genesio.
La Chiesa cattolica nega continuamente l’importanza del profilattico nella lotta all’Aids, basti vedere le varie prese di posizione di papa Benedetto XVI, soprattutto quella del 2009 nel viaggio in Africa; e così la malattia si diffonde a dismisura nel Continente nero. Mi trovo perfettamente d’accordo con l’indignazione espressa allora dal Direttore del Fondo Mondiale per la lotta contro l’Aids, M. Kazatchikine, che affermò: «Le parole di Benedetto XVI sono inaccettabili. E’ una negazione dell’epidemia. E fare tali dichiarazioni in un continente che è sfortunatamente quello più colpito dalla malattia, è assolutamente incredibile. Chiedo che queste parole vengano ritirate, in modo chiaro». Perché la Chiesa si arrocca su queste posizioni? Camilla.
All’interno del maxiemendamento alla legge di bilancio del governo giallorosso, c’è un interessante comma, vero e proprio “regalo” alle associazioni LGBT.
Un servizio televisivo di Sky News ha finalmente mostrato le procedure frettolose e superficiali che si praticano nei servizi di “cura” per la disforia di genere nel Regno Unito sui bambini confusi e le crescenti perplessità del personale sanitario coinvolto. Ce ne parla questo articolo di LifeSiteNews.
Un articolo scritto da Emily Zinos e pubblicato su First Thing riporta quanto sia distruttivo nella realtà il concetto di identità di genere quando comporta una operazione che menoma definitivamente il corpo umano, in particolare quello dei ragazzi.
Siamo alle solite. Dietro ai corsi online contro il bullismo rivolti agli insegnanti, si cela l’indottrinamento gender. Non solo viene chiesto ai partecipanti di qualificarsi come «maschio», «femmina» o «altro» ma viene imposto loro di includere nei piani didattici la questione delle «minoranze sessuali» e di trattarle in conformità agli standard imposti dalle agenzie internazionali, Nazioni Unite su tutte.
Una breve riflessione sul fenomeno migratorio, argomento complesso e tortuoso, a volte analizzato con pregiudizi che originano esasperazioni. Per oltrepassare la logica dell’emotivismo e del qualunquismo proporrò unicamente alcuni input, lasciando al lettore le conclusioni..