Il Tribunale di Rimini riconosce come “madre” anche la donatrice di ovuli, non solo la donna che ha partorito due gemelli con l’eterologa. Gli Lgbt ricordano a Bonaccini che «questo vuole la popolazione»..
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Il Tribunale di Rimini riconosce come “madre” anche la donatrice di ovuli, non solo la donna che ha partorito due gemelli con l’eterologa. Gli Lgbt ricordano a Bonaccini che «questo vuole la popolazione»..
«Vivo in un mondo in cui non trovo spazio né come maschio né come femmina». Ecco la storia di Keira, 23 anni, che ha deciso insieme ad altre vittime e medici di denunciare la clinica Tavistock di Londra, nota per i processi di blocco della pubertà di bambini e minorenni in vista delle operazioni chirurgiche di rimozione dei genitali o del seno. In Italia non siamo lontani, ma forse saranno questi piccoli a frenare il business ideologico.