Sta passando la prima settimana senza Messe – in tutta Italia – con concorso di popolo, dopo che la Cei ha accolto in toto il decreto governativo dell’8 marzo. Eppure i vescovi hanno nell’epoca moderna un fulgidissimo esempio, tra i tanti nella
storia della Chiesa, di quale sia il loro dovere in caso di epidemia: san Carlo Borromeo (1538-1584), arcivescovo di Milano, che dei vescovi è patrono. La peste che colpì la città ambrosiana nel 1576-1577 aveva un tasso di mortalità di gran lunga superiore al Covid-19, ma per l’intera durata dell’epidemia il Borromeo esortò i suoi sacerdoti, le autorità civili e tutto il popolo a pregare, fare penitenza, partecipare ai divini misteri, convinto che alzare lo sguardo verso Dio, impetrandone la grazia, fosse il primo e indispensabile rimedio per far cessare l’epidemia.