Esiste un principio di coerenza che, se gli uomini non ne deviano il corso per motivi di vario interesse, conduce le cose alle loro naturali conclusioni. Ne abbiamo fatto esperienza nei giorni scorsi. Vediamo di cosa si tratta e poi ritorniamo al principio di
coerenza. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, si è recato alla basilica della Madonna della Salute.
E ora tutti a invocare il caldo per sconfiggere il virus (con tanti saluti a Greta e alla paura del riscaldamento globale). Ora tutti con mascherine e guanti (e viva la plastica delle attrezzature sanitarie).
Ora tutti a ripetere “io resto a casa” dopo aver professato il nomadismo globale e aver fatto gli aperitivi progressisti con “Milano non si ferma” per combattere il panico (cit. Zingaretti). Ora tutti in allarme dopo aver dato dell'”allarmista” che “fomenta la paura” al “cattivo” Salvini che chiedeva da gennaio chiusura delle frontiere e controlli a tappeto per chi arrivava dalla Cina.
La solitudine di chi muore, lo strazio dei familiari, la dedizione di medici e infermieri. I cappellani: «Non possiamo avvicinare i degenti, ma sosteniamo chi li cura».
Ore dodici flash mob, un tributo, un momento di solidarietà e condivisione da parte di tutti gli italiani a tutti medici che in questo momento stanno facendo un lavoro straordinario per la salute del nostro Paese.
Forse è sorprendente, ma abbastanza vero e da riflettere. Le grandi catastrofi umanitarie, che colpiscono intere popolazioni con una logica probabilistica, mettono alla prova (una prova personalissima) tanti singoli individui perchè si sentono terribilmente soli.