Il Consiglio Onu per i diritti umani ha diffuso le raccomandazioni degli Stati indirizzate all’Italia a seguito della discussione sull’esame del rapporto italiano nell’ambito della Revisione periodica universale sul rispetto dei diritti umani del 4 novembre scorso. In breve, molti Paesi che fanno parte dell’Onu hanno presentato all’Italia delle osservazioni, che in parte sono elogi e in parte vere e proprie raccomandazioni, in merito alla tutela dei diritti fondamentali. Buona parte delle raccomandazioni attengono ai diritti delle donne, dei minori, delle minoranze, dei migranti e al tema della tratta di esseri umani.
Approvazione definitiva per la legge che porta la pratica, entro le 20 settimane, fuori dal quadro del Crimes Act. Contrari i vescovi: «I bimbi perdono ogni diritto ancor prima di nascere».
Oggi vi parliamo di altri due casi, sconcertanti esempi di come la libertà religiosa, di parola, opinione e di educazione, oltrechè i diritti dei genitori, siano ridotti a carta straccia nel paradiso dei vichinghi.
«Tanto muoiono solamente le persone anziane». Quante volte, in questi giorni di emergenza per il Coronavirus, è aleggiata questa considerazione? Una considerazione che, anche se concepita esclusivamente dal punto di vista scientifico e statistico, corrisponde solo parzialmente alla verità: se infatti è innegabile, numeri alla mano, che a morire sono soprattutto persone over65 con già una o più patologie pregresse, è altresì importante sottolineare che nessuno è immune, né dal contrarre il Covid-19, né – ovviamente – dalla morte. Ma anche una considerazione pericolosa per la collettività perché rischia di andare a minimizzare l’epidemia in corso.
Intervista al pontefice. “Quanto ha scritto Fabio Fazio su Repubblica è vero. I nostri comportamenti influiscono sempre sulla vita degli altri. Ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia: fermala con la tua mano. Ho pregato per questo. Ringrazio chi si spende per salvare gli altri. E chiedo che tutti siano vicini a coloro che hanno perso i propri cari”.
«Tanto muoiono solamente le persone anziane». Quante volte, in questi giorni di emergenza per il Coronavirus, è aleggiata questa considerazione? Una considerazione che, anche se concepita esclusivamente dal punto di vista scientifico e statistico, corrisponde solo parzialmente alla verità: se infatti è innegabile, numeri alla mano, che a morire sono soprattutto persone over65 con già una o più patologie pregresse, è altresì importante sottolineare che nessuno è immune, né dal contrarre il Covid-19, né – ovviamente – dalla morte. Ma anche una considerazione pericolosa per la collettività perché rischia di andare a minimizzare l’epidemia in corso.
I pedofili e i pedopornografi non si fermano, neanche nel periodo del Coronavirus. Anzi, in modo drammatico aumentano la loro azione di adescamento e di produzione e divulgazione di materiale pedopornografico.
Il direttore di InBlu Radio e del canale televisivo della Cei. «C’è un “contagio virtuoso” che noi documentiamo. La Messa del Papa che fa il 10% testimonia una nuova forte voglia di comunità unica».
L’epidemia da coronavirus ha accelerato la crisi della globalizzazione. La tentazione delle maggiori potenze è sfruttare appieno le sue conseguenze.