L’anziano papà di un nostro amico di famiglia è morto venerdì: abitava in provincia di Bergamo, nella zona più colpita dal coronavirus. Era stato per undici giorni in casa, con febbre alta e problemi respiratori, ma per il medico non era necessario né un tampone né una visita. Fino a quando la crisi respiratoria si è fatta molto grave; allora è arrivata un’ambulanza che lo ha trasportato in ospedale, dove però è giunto praticamente già morto. Quello che in altri tempi sarebbe potuto essere classificato come un caso di malasanità, oggi in certe zone è diventato purtroppo ordinaria amministrazione. E non è certo colpa dei medici; semplicemente negli ospedali non ci sono più posti e scarseggiano anche i sanitari, colpiti loro stessi in gran numero dal coronavirus.
Nelle narrazioni che circolano sui media e sui social, la strategia con cui l’Italia sta affrontando l’epidemia di SARS Covid-19 è la migliore possibile, un modello ovviamente invidiato e ammirato come tutto il resto del Made in Italy. Evidentemente si tratta di una delle forme di training autogeno messe in atto nel Paese, dai flash mob sui balconi ai video con canti patriottici che inondano whatsapp.
Nelle corsie degli ospedali o negli spazi della clausura, è grande l’impegno delle consacrate che molto spesso rischiano la vita, senza clamore né pubblicità
Pubblichiamo la lettera che il cardinal Raymond Burke ha scritto a tutto il popolo cristiano in occasione dell’emergenza Coronavirus che si è scatenata a livello mondiale.
In periferia di Roma un giovane con problemi psichici ha ucciso la madre. Solitudine e reclusione forzata possono essere una miscela distruttiva.
È morto a Roma a 85 anni dopo una lunga malattia. Magistrato, politico, protagonista del cattolicesimo impegnato nella società civile a difesa della vita nascente e contro l’aborto. Nel 1980 fonda il Movimento per la Vita, una realtà che ha ogni anno, tramite, i CAV, aiuta 20mila donne e ha fatto nascere 85mila bambini
Ciascun momento di preghiera è dedicato a un gruppo specifico di persone colpito dal Covid-19 e se una parrocchia non è dotata di campane, i fedeli potranno programmare le loro sveglie per ricordarsi di fermarsi a pregare negli orari prestabiliti. Le iniziative raccontate dal cardinale Blase Cupich.
Mi è accaduto nei primi giorni della diffusione del Coronavirus. Camminando per il paese mi sono fermato a parlare con diverse persone e… ho dovuto rendermi conto di un fenomeno che mi ha stupito moltissimo. Una dopo l’altra, quasi tutte le persone incontrate, parlando di questa epidemia, a un certo punto tirava fuori questa affermazione: «Siamo troppi, su questa terra».
Qualche giorno fa si sottolineava come l’obiezione di coscienza sia attaccata “dall’Europa al Sudamerica”. Uno dei casi portati come esempio del suddetto attacco globale, era quello del medico ginecologo argentino Leandro Rodriguez Lastra, giudicato e
condannato in seguito alla denuncia della deputata provinciale Marta Milesi (Rio Negro), che lo accusava di aver impedito un aborto non punibile a una giovane donna incinta, frutto di uno stupro nel 2017, e dell’inosservanza dei suoi doveri di funzionario pubblico.