Coronavirus akhbar. Ci mancava questa, nelle tetre cronache al tempo del Covid-19: la celebrazione islamica dell’ ecatombe. L’applauso maomettano alla pandemia, che ha ora il suo epicentro nella corrotta, cristiana (quando se lo rammenta), infedele Europa. Ed eccolo che risuona direttamente dalla Striscia di Gaza, parole e musica dell’ imam Jamil Al-Mutawa, gentiluomo legato a doppio filo ad Hamas.
Questi giorni danno nuova prospettiva all’interrogativo sull’assurdità o la sensatezza delle nostre vite
Morti in pochi giorni dodici saveriani italiani che hanno speso la loro vita in missione. «Come famiglia missionaria, siamo colpiti al cuore».
Lo psichiatra: Nel sentirsi minacciati nasce l’aggressività. Si combatte un nemico invisibile.
Dov’è la nostra solidarietà ai giornalisti cinesi scomparsi per avere denunciato il regime?
Perché il coronavirus dà sintomi diversi da persona a persona? Perché differenze così grandi tra paesi nei numeri dei contagiati? A che punto sono farmaci e vaccino? Soprattutto, cosa sostiene la battaglia? Intervista a Roberto Colombo, sacerdote e ricercatore.
«Dai preti ai nostri volontari, così la Chiesa resta sempre accanto a tutti» L’invito a rivedere stili di vita e scelte sociali. «Perché non destinare alla ricerca i fondi per gli armamenti?»
Perché la Germania stanzia 1.500 miliardi e l’Italia 25? Risponde Corrado Sforza Fogliani: «Abbiamo pochi fondi, li usiamo male e dobbiamo pure aggirare la burocrazia per farlo. Mes? Bisogna stare attenti».