“Siamo in guerra” è il refrain. Finora si sono viste proposte abbastanza estreme da spietati mercanti e da mamme-chiocce. O tutti al lavoro, a mangiare la pizza e ad abbracciare i cinesi, o tutti chiusi in casa, prima in Lombardia, poi in tutta Italia. Se fosse un film si chiamerebbe “Zero sfumature di grigio”.