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marzo 2020

Per salvare vite blocchiamo tutto, ma non gli aborti

By | Articoli Bioetica 2018, Coronavirus

Tra le vittime del coronavirus, in aggiunta ai nostri oltre 2.000 connazionali che l’hanno contratto e sono purtroppo morti nel giro di pochi giorni, non c’è solo un’economia a tutti gli effetti paralizzata, ma anche un sistema sanitario che, essendo al collasso, è costretto a rimandare tutto ciò che non è strettamente necessario; e per ciò che non è strettamente necessario s’intendono non solo gli interventi chirurgici – in molti casi proprio impossibili, data la conversione delle sale operatorie in reparti di terapia intensiva – , ma addirittura le chemioterapie.

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LEONARDO – LE OPERE

By | Film

I dipinti e i disegni del genio del Rinascimento sono al centro del docu-film che presenta sul grande schermo i dipinti del Maestro in qualità Ultra HD.

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LA PESTE

By | Libri

Ambientato nella città algerina di Orano negli anni ’40, “La Peste” di Camus ci racconta cosa accade quando la città viene sconvolta all’improvviso da un’epidemia di peste bubbonica.

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OPINIONE – La preghiera e la misericordia di Dio nella peste di Manzoni

By | Coronavirus

Ne I promessi sposi memorabile è la peste bubbonica, che iniziò a imperversare nel milanese verso la fine del 1629, introdotta dai lanzichenecchi che scesero nel lecchese. Già nel settembre del 1629 il medico Settala segnalò casi di peste alle autorità, troppo prese dalla guerra di successione al Ducato di Mantova per prendere adeguati provvedimenti contro la diffusione del morbo. All’inizio le autorità non credettero alla presenza della peste nel territorio di Milano. Così, dall’ottobre 1629 al marzo 1630 la pestilenza agì in modo sotterraneo, non conclamato, e in pochi mesi, quando esplose la pandemia, la città di Milano venne ridotta da 130.000 abitanti a 66.000 unità. Più della metà della popolazione venne sterminata.

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OPINIONI – Senza la libertà non c’è neanche tutela della vita

By | Coronavirus

Coronavirus e Democreazia. Ormai è sulle bocche di tutti: “siamo in guerra!”. Si vive quella del coronavirus come la situazione di eccezione di cui si sono occupati i principali teorici della politica, primo fra tutti Carl Schmitt. Secondo lui la sovranità politica consiste nel decidere del caso di eccezione, come nel caso di una guerra dove l’opposizione amico/nemico raggiunge il suo proprio livello politico. L’eccezione si configura tale quando, data la sua urgenza, per fronteggiarla bisogna azzerare tutte le norme, le prassi e le garanzie. Quando vengono meno la norma e il diritto, allora il potere manifesta pienamente se stesso: decide al di fuori del diritto ma la sua decisione ha valore giuridico. Di più: per Schmitt il potere non consiste solo nel decidere davanti allo stato di eccezione, ma anche nel decidere quandoci sia uno stato di eccezione. Senza un potere così inteso, la società viene travolta dalla guerra civile che, secondo Schmitt, è il male peggiore di ogni male.

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