Il Papa invita i preti a uscire per andare a trovare i malati. Il consiglio però rischia di restare lettera morta. In questi giorni in corsia si muore sempre più spesso senza conforti e non per la mancata volontà dei cappellani ospedalieri, ma per le ferree norme di sicurezza che vigono all’interno delle terapie intensive.
Come genitori di figli con tendenza omosessuale o disforia di genere abbiamo forti motivi per ritenere che la legge anti-omofobia proposta contribuisca più ad acuire i problemi dei nostri figli piuttosto che a risolverli.
Intervista a don Giovanni Musazzi, cappellano del Sacco a Milano, in prima linea contro il coronavirus: «Anch’io metto il camice per portare i sacramenti agli infetti»
Avanza la dittatura dei “nuovi diritti” che, in nome di un’idea di libertà individuale senza limiti né confini, finisce per compromettere i diritti dei più deboli e i fondamenti della nostra civiltà. Ma davvero la libertà dell’uomo consiste nel trasformare ogni desiderio in diritto esigibile per andare oltre se stesso? Oppure esiste un’altra libertà, che si nutre della verità naturale e del rapporto con gli altri?
La difficile storia di una bambina cresciuta alla fine degli anni ’60 nel Meridione d’Italia.
Pietro-Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, oggi compie sette anni. Il 13 marzo 2013, con un’irruzione a sorpresa, lo Spirito Santo cacciò fuori dalla Cappella Sistina i pronostici: decise Lui di andarsi a posare dov’era meglio. Fu così che il figlio di un ferroviere piemontese divenne Papa, andando in affitto nel nome più amato della […]
Poteva essere il giorno della sentenza definitiva per il cardinale George Pell, detenuto nel penitenziario di massima sicurezza di Barwon con l’infamante condanna a sei anni per abusi sessuali su minori. C’era grande attesa per il verdetto dell’Alta Corte di
Canberra sul secondo ricorso presentato dal porporato. Ma ieri, secondo giorno di udienza nell’imponente palazzo inaugurato nel 1980 dalla regina Elisabetta II, è arrivato il rinvio: i sette giudici si sono riservati il giudizio a data da destinarsi.
Gli anziani soli, costretti in casa, chiedono il dono di una telefonata. I poveri bussano domandando cibo. Tanti altri, un aiuto nella preghiera. Vita da clarisse, alla periferia della città
Le vittime che non vogliamo vedere: si muore clandestinamente. Nessun parente è accanto al letto nell’ospedale, nessun saluto è possibile, nessun funerale è concesso. È vero che si muore sempre da soli, ma qui è diverso.
Dunque, il vicario della diocesi di Roma Card. De Donatis, di comune accordo con il Papa, sarebbe meglio dire obbedendo al suo volere, ha emesso il decreto di chiusura delle chiese di Roma. Successivamente, dopo la presa di coscienza del “disorientamento e confusione” che la decisione aveva provocato, sempre sotto indicazione del Papa, ha emesso a poche ore di distanza un nuovo decreto che faceva marcia indietro rispetto alla decisione della sera prima. Le chiese di Roma ora sono nuovamente aperte.