L’idea di chiudere i luoghi di culto non è costituzionale. Nel nome della scienza si limita la libertà religiosa.
«Non abbiamo mai venduto la pillola del giorno dopo, perché mio padre non era d’accordo ma a questo punto non erano mai arrivate, in passato abbiamo anche subito recensioni negative su Facebook». A parlare è Alessandra Sassetti, figlia di Ottavio Sassetti, titolare della farmacia Petri, di Pisa, l’unica in tutta la città in cui non si vende la pillola del giorno dopo e che ci descrive le vessazioni ricevute dal collettivo “Non una di meno” che qualche giorno fa ha imbrattato di rosso e nero i muri esterni e la soglia della farmacia con la scritta “Sul mio corpo decido io”.
Di fronte alla gravità dell’epidemia in corso le parole d’ordine sono due: responsabilità ed adattamento.
“Noi vescovi ci siamo sottomessi a questa decisione, in sé discutibile, del governo italiano, in quanto i rapporti tra Stato e Chiesa sono regolati dal Concordato, ma l’abbiamo accolta per il bene pubblico e per l’amore che abbiamo verso il nostro Paese. Però debbo ora con la stessa franchezza dire che in passato, in molti casi, mi sarei e ci saremmo aspettati che la classe dirigente ci avesse convocato ai tavoli dove sono state assunte importanti decisioni nell’interesse dei cittadini e avesse quanto meno ascoltato le nostre proposte”
Per ogni chiesa patriottica che si rispetti c’è anche una polizia religiosa che si presta a intervenire. La caccia alle streghe partita a Castello d’Agogna domenica scorsa, dove il parroco è stato segnalato ai carabinieri per aver celebrato una Messa, sine populo, ma a porte aperte, era destinata a proseguire. E infatti così è stato. E i casi sono molti.
C’è una dieta spirituale da osservare in questi giorni d’incubo e d’incubazione? Non mi è parso di leggere o di ascoltare da nessuna parte riflessioni, consigli, terapie che avessero a cuore l’anima delle persone e che ponessero la questione virale dal punto di vista “spirituale”. Parola desueta, intrusa, se non estinta nel nostro lessico quotidiano. Eppure mai come in questo caso necessaria perché laddove tornano in gioco la vita e la morte, la vecchiaia e la malattia, la solitudine e la solidarietà, torna l’urgenza di una preparazione spirituale agli eventi e alla nostra vita. E invece, il massimo ambito interiore lambito in questi giorni è materia di psicologi, psicanalisti e psichiatri. Viene medicalizzata pure la coscienza, ospedalizzata anche l’anima.
Si racconta che San Bartolomeo abbia meritato di essere indicato come protettore dai mali contagiosi perché, essendo invocato per le malattie della pelle, queste, quando danno luogo a macchie, sembrano come una peste. In questo modo, anche se il
protettore “titolare” dalla peste è San Rocco, anche l’apostolo che Gesù scovò sotto al fico può essere un validissimo aiuto contro il Coronavirus.
«Non mi sono inventato nulla perché è nata a San Francisco anni fa, arrivando poi in diversi paesi europei. Vista la mia esperienza come assistente sociale ho pensato fosse interessante portarla anche in Italia». A parlare della nuova moda Lgbt, necessaria a convincere sopratutto le famiglie normali a pensare che gay o no sia indifferente, è stato Francesco Pierri, transessuale che si fa chiamare Cristina Prenestina e che il mese scorso ha risposto alle critiche contro l’evento “Drag Queen Story” patrocinato dal Comune di Roma. Pierri descrive l’iniziativa ha già raccontato la genesi) rivolta ai bimbi fin dall’età dell’asilo.
Con l’estensione delle norme di sicurezza a tutto il Paese si moltiplicano le iniziative per rompere l’isolamento.
Una prateria senza limiti o codici morali, dove professare liberamente ideologie fasciste o neonaziste, vendere armi o trafficare materiale pedopornografico. Il social network russo VKontakte è tutto questo e molto altro, complici anche i blandi controlli e dalle maglie ben più larghe rispetto ai concorrenti occidentali. Il Facebook russo vanta una platea di circa 400…