La visita due giorni fa di Giuseppe Conte nel “Nord infetto”, consente di mettere in luce un aspetto dell’emergenza epidemica finora rimasto stranamente sotto traccia ma che invece avrebbe dovuto essere centrale nel dibattito politico e sociale.
Abitavano a Milano, Monza e Jesolo e lavoravano nei reparti Covid dove si muore di più. Non sappiamo, per ciascuna di loro, cosa abbia motivato il gesto estremo, ma è urgente chiedersi quale fragilità profonda – di tutti noi – stia evidenziando e colpendo il coronavirus.
«Questo è, in senso biblico, un momento realmente apocalittico, che chiama a un giudizio sul nostro tempo». Se l’esito però sembra abbastanza scontato, di fronte agli scenari disastrosi ai quali il nostro mondo sembra averci condotto, sia pure sotto i colpi di una crisi inedita, la previsione sul futuro rimane tutt’ora un esercizio fin troppo arbitrario. Per questo Mauro Magatti, sociologo, docente all’Università cattolica di Milano, scrittore, preferisce avvertire che ci troviamo semmai di fronte a una situazione nella quale tutti le possibilità sono aperte e sarebbe opportuno tenere a mente l’insegnamento di Romano Guardini, la consapevolezza che non esistono mai soluzioni definitive ma equilibri da cercare fra tensioni costanti. Il che presuppone un solo indispensabile strumento: la riscoperta del senso autentico della libertà.
Marta Cartabia, presidente della Corte costituzionale guarita dal virus. La malattia, i pensieri. La certezza «che nella Costituzione troviamo le soluzioni per uscire dalla crisi» e che le limitazioni dei diritti «sono giustificate se proporzionate e a tempo».
Un alone di mistero continua ad avvolgere il Coronavirus, o Covid-19, la malattia infettiva che in pochi mesi si è diffusa in tutto il mondo assumendo i caratteri di una vera e propria pandemia. Sulla natura di questo virus ci sono molte ipotesi e poche certezze.
Presidente il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, vicepresidente Stefania Falasca, vaticanista di Avvenire e vicepostulatrice della causa di canonizzazione in corso del Pontefice bellunese.
Previsioni choc dell’ Istat per il 2021: con la crisi il Pese potrebbe scendere sotto la soglia dei 400mila nati.
Inevitabile fare degli errori ma il premier riveda molto presto le sue disposizioni.
Per Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte Costituzionale, “la posizione assunta dai vescovi nel comunicato è corretta”: “Ci sono due aspetti da considerare. Il primo riguarda le limitazioni che vengono apportate ai diritti costituzionali. Non solo devono essere limitate nel tempo (e in questo caso non lo sono) ma anche ragionevoli e proporzionali rispetto al sacrifico che viene richiesto. Sembra si ecceda nella limitazione. L’altro aspetto riguarda l’attività del governo”.