Le parole possono a volte fare più male delle pietre. Annunci sbagliati sono in grado di innescare reazioni incontrollate con effetti devastanti sulla società e sarebbe bene che i rappresentanti delle istituzioni misurassero davvero le loro esternazioni, soprattutto in periodi come questo. Ne abbiamo avuto la riprova due giorni fa, quando il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli ha pronosticato un prolungamento della quarantena fino a metà maggio. Le sue frasi sembravano molto chiare: «Passeremo anche il primo maggio in casa. La seconda fase, quella della lenta ripresa e
della convivenza con il virus, inizierà a metà maggio».