Una strategia inesorabile che il processo ha evidenziato come un caso da manuale, inclusa l’onta delle manette per condurre in aula un vescovo di 78 anni in diretta tv. L’umiliazione che ha deciso di non risparmiarsi arriva ora al suo rovesciamento per l’inconsistenza delle tesi accusatorie, apparsa sempre più lampante, tra lo scetticismo dei tanti che ormai avevano deciso per la colpevolezza di Pell, quasi fosse un inevitabile sacrificio espiatorio.