Una percezione di vuoto e insieme un grande lascito per la Chiesa nel mondo arabo: questo sentimento si coglie ovunque e unanime, intrecciandosi nella preghiera di suffragio, per la morte, proprio la domenica di Pasqua in un ospedale di Roma, del
vescovo comboniano Camillo Ballin. Perché missionario per vocazione ed esperienza ha impresso un segno importante nella regione, specie nella penisola araba, in Egitto e in Sudan, grazie alla sua personalità dolce e autorevole, arricchita da una solida cultura filologica e storica, da lungimirante intraprendenza accademica e da un’alacre attività pastorale. Un suo amico e corregionale, mons. Giacinto Bulos Marcuzzo, vicario per Geriusalemme del Patriarcato Latino, lo ricorda come «persona buona, fedele e responsabile e sicura».
Nell’Italia al tempo del Covid-19 emerge una ricerca spirituale. E di fonti di senso I record tv del Papa e del Rosario? «Legati ai cattolici più convinti ma c’è anche un interesse laico»
L’agitarsi disordinato di task force, comitati, iniziative anche lodevoli seppure sparse, cela un timore che è persino superiore a quello del virus.
Per capire la situazione creatasi con l’attuale epidemia bisogna certamente entrare nei particolare di disposizioni e ordinanze, ma anche assumere uno sguardo di ampia portata che ci permetta di vedere l’insieme di quanto sta accadendo. Altrimenti si rischia di perdere la rotta e venire deviati passo dopo passo. Con questo scopo abbiamo posto alcune domande al professor Giovanni Turco, filosofo della politica e del diritto di fama internazionale, docente all’Università di Udine.
L’Unione sta perdendo la scommessa che il cosmopolitismo potesse costituire un collante adeguato.
A metterle in fila a una a una si resta davvero sbalorditi, soprattutto se si pensa che è avvenuto in meno di un mese. Sono le sanzioni amministrative comminate a sacerdoti o fedeli nel corso di questo mese da solerti poliziotti o carabinieri con eccesso di zelo e dalla vena anticlericale facile.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto la segregazione in casa degli anziani sino alla fine dell’anno.
Ampia intervista a Giordano Faccincani, presidente dell’Osservatorio Van Thuân.
La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto la segregazione in casa degli anziani sino alla fine dell’anno.