Il coronavirus non ha risparmiato nemmeno il Medio Oriente, l’Asia, l’Africa, comprese regioni ad alta conflittualità come la Siria o la Nigeria. L’impatto della pandemia è stato più lieve che in Europa o in America, non tanto per i numeri più bassi (in Siria appena 39 contagi e 3 vittime) quanto perché le popolazioni afro-asiatiche sono temprate da difficoltà ed emergenze – sottosviluppo, guerre, persecuzioni religiose – al cui confronto il virus potrebbe anche apparire poca cosa. In questi paesi, tuttavia, la rinuncia alla Messa e alla vita comunitaria è stato qualcosa di molto più difficile da accettare rispetto all’Italia e all’Europa. La Nuova Bussola Quotidiana ne ha parlato con Alessandro Monteduro, direttore della sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), che, con l’occasione, ha sottolineato l’eccellente risposta della rete internazionale di preghiera
per la cessazione della pandemia, posta in essere dalla fondazione pontificia.