Se a rapire un cittadino italiano sono mafiosi, criminali, banditi, lo Stato blocca i beni della famiglia. Agisce così da decenni, da quando i rapimenti erano merce ordinaria, praticata anche fuori dalle tradizionali terre in cui prosperava la criminalità organizzata. Così, il pagamento di riscatti è scomparso dalle cronache nere sui mezzi d’informazione.
Identico comportamento, invece, lo Stato non ha ritenuto di applicarlo quando il versamento del riscatto è chiesto alla Repubblica Italiana. Vicende come quella di Silvia Romano purtroppo si ripetono. Usando l’irriverente ma centrato linguaggio di Vittorio Feltri, era capitato con le Vispe Terese, ossia le due Simone (Simona Pari e Simona Torretta), rapite nel 2004 e liberate esprimendo quasi più simpatie per i rapitori che per il disprezzato presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il quale era stato l’ufficiale pagatore. Riflessioni simili valgono per due cooperanti, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite e rilasciate dopo congruo riscatto nel 2014.
L’Italia ha scelto la strada della trattativa, diversamente da Paesi come Israele, il Regno Unito, gli Stati Uniti, i quali rifiutano di finanziare il terrorismo sotto il ricatto di minacce a propri cittadini. Può darsi che simile ripulsa sia di facciata: però c’è da chiedersi perché mai almeno la faccia stavolta il presidente del Consiglio non abbia pensato di salvarla. Mostrando la neo islamica in abiti religiosamente corretti e pronta a espressioni degne da sindrome di Stoccolma, si è fatto il miglior servizio alla causa dei terroristi. Non solo sono stati pagati: si è regalata loro una sconcertante e indebita pubblicità. Non è un po’ troppo? Passi l’esborso: ma apparire i fessi di turno…
Marco Bertoncini
11 maggio 2012
https://www.italiaoggi.it/news/passi-l-esborso-ma-apparire-fessi-2445720