Gettare un ostaggio al pubblico dopo diciotto mesi passati nelle mani di uno dei gruppi terroristici più crudeli del mondo non è normale. La gara ad annunciare il ritorno di Silvia Romano. E intanto i turchi ci rimpiazzano dalla Libia alla Somalia.
La vicenda di ostaggi italiani catturati da fondamentalisti musulmani continua a dominare l’interesse dell’opinione pubblica, e di riflesso le cronache, specialmente televisive, con punte critiche ricorrenti, come il caso di Silvia Romano. Sedici anni orsono
suscitò scalpore e polemiche la vicenda delle due Simone, la romana Torretta e la riminese Pari. Si concluse il 5 ottobre 2004 con la loro visita di ringraziamento a Giovanni Paolo II. L’anno successivo suscitò grande interesse la liberazione della
giornalista Giuliana Sgrena. Paradossalmente tra la persistente, e diffusa, ignoranza di un fenomeno storico secolare; ma sempre con il coinvolgimento pieno del potere politico.
l libro Maometto. L’inviato di Dio di Massimo Campanini esaminato da Paolo Mieli.
Quattro milioni di euro. Tale è stato forse il riscatto pagato per liberare la cooperante Silvia Romano. Da qui un quesito: è stato moralmente lecito pagare questo riscatto? La risposta è negativa. Cerchiamo di comprenderne i motivi.
Il riscatto, gli Usa esclusi dall’operazione, i video mai mostrati. E nessuna parola di condanna per i rapitori…
Penso che anche Aisha dovrebbe maggiore rispetto a tutti noi e all’Italia intera. Infatti, penso che sia stata una mancanza di rispetto (accettata dall’attuale indicibile governo) quella di scendere tutta sorridente dall’aereo sul suolo italiano mentre le vittime del virus hanno superato quota 30.000 e mentre altri tre medici ieri morivano a causa della pandemia. Nessun rispetto per i nostri morti.
Il regalo più bello per i suoi 93 anni Ratzinger l’ha ricevuto da un giornalista tedesco, Peter Seewald, che ha pubblicato la più grande biografia del papa: Benedetto XVI, una vita (uscito da pochi giorni in Germania, in autunno la pubblicherà in italiano Garzanti). Un’opera molto vasta (pp.1184), alla quale il giornalista ha lavorato alcuni anni. Corrisponde alla gigantesca Vita di Giovanni Paolo II, pubblicata dal giornalista americano George Weigel (Mondadori, pp. 1290).
Silvia Romano è tornata a casa dopo un anno e mezzo di prigionia nelle mani dei qaedisti somali di al-Shabab ma la gestione mediatica di questa operazione va tutta a vantaggio della Turchia e dei terroristi islamici qaedisti di al-Shabab grazie al
dilettantismo del governo italiano.