Tavolacci: «Credere non significa colmare i nostri bisogni o eliminare la sofferenza ma fidarci come un bimbo in braccio a sua madre»
Questa volta le risorse ci sono, 55 miliardi a debito, e Conte si è impegnato a dare a tutti qualcosa, salvo che alle scuole paritarie. Però manca drammaticamente una visione, un progetto, una strategia di sviluppo degna di tal nome.
La notizia è stata data dal quotidiano britannico The Mail on Sunday: l’organizzazione abortista Marie Stopes International ha ricevuto, a partire dal 1995, 7,5 milioni di sterline da Phil Harvey, magnate del porno e della vendita di articoli erotici.
L’essere umano non cambia, il Covid non ha insegnato niente. Le prenotazioni di crocera sulle grandi navi è aumentata del 600% per il 2021.
Mentre nuvole scure si addensano al nostro orizzonte legate alle profonde perturbazioni economiche e sociali della pandemia, la mappa della sofferenza psichica generata dal Covid 19 appare frastagliata e per certi versi sorprendente. Il primo paradosso che registro nel mio lavoro clinico è che non aumentano solo i sintomi (angoscia, fobie, ritiro sociale, insonnia, depressione, difficoltà sessuali), ma anche strane forme di benessere.
Pandemia e immigrazione la doppia sfida del parroco di Lampedusa.
Cento anni fa, il 18 maggio 1920, nasceva uno dei più rilevanti uomini del XX secolo e un pontefice eccezionale che ha guidato la Chiesa Cattolica per oltre 26 anni, traghettandola nel terzo millennio cristiano: Karol Jozef Wojtila. La mia attenzione, di fronte ad un Magistero enorme, si fermerà brevemente su un settore più volte ripreso da Giovanni Paolo II: la bioetica come scienza della difesa della vita umana in tutte le sue fasi.
L’emergenza Covid 19 ha prodotto una serie di interventi unilaterali statali in materia liturgica, con normative di carattere speciale, spesso di rango secondario, che hanno creato non pochi problemi nei rapporti fra Stato e Chiesa regolati dai Patti Lateranensi del 1929, richiamati dall’art. 7 della Costituzione e dal successivo Accordo di Villa Madama del 1984. Tali ripetuti interventi hanno messo in luce alcuni limiti del sistema concordatario che andrebbero esaminati e approfonditi, ma questo non è lo scopo di questa riflessione. Dopo due mesi di tensioni si è giunti a una sorta di accordo “bilaterale”, ammesso che di effettiva bilateralità sia lecito parlare.
È intervenuto sulla liberazione di Silvia Romano anche il vicepresidente del Centro Studi “Rosario Livatino”, Domenico Airoma, procuratore aggiunto del Tribunale di Napoli.