A leggere i giornali sembra che la preoccupazione degli italiani sia tutta concentrata sulla cosiddetta fase due e le sue evoluzioni, si può uscire di regione o no, si può stare sulla spiaggia ma quanto distanziati, gli alcoolici si possono acquistare ma solo fino a che ora, la mascherina bisogna ancora metterla? A me pare invece che il sentimento prevalente sia un’altro, che chiamerei disagio. Non siamo, o non siamo ancora alla rabbia, alla rivolta che alcuni hanno evocato, soprattutto se la crisi economica dovesse precipitare.