La denuncia dell’associazione: la vita umana non è una merce. Webinar per tenere viva l’attenzione sul fenomeno svelato dalla vicenda dei bebè ordinati a un’azienda specializzata di Kiev.
Da anni stiamo assistendo ad un preoccupante “impoverimento” culturale della “classe dirigente” del nostro Paese; dai membri del Governo e del Parlamento per giungere ai sindaci e alle amministrazioni comunali. Riflettendo sulla tematica mi ritorna la nostalgia di alcuni “padri costituenti” e politici della Prima repubblica. Il loro segreto? L’abbondante formazione culturale che gli consentiva di leggere i “segni dei tempi”, attingendo al passato per programmare un futuro “a lungo termine”.
Il libro è l’autobiografia intellettuale del grande psichiatra, un racconto straordinario che mostra l’intreccio struggente tra la vita e il pensiero.
Il film del 1997 presenta una realtà futura dominata dall’eugenetica, in cui i bambini vengono concepiti attraverso una selezione genetica per garantire che posseggano i migliori tratti ereditari dei loro genitori. Sulla stessa base, la società è divisa tra “validi”, ovvero coloro che, essendo stati selezionati hanno un perfetto corredo genetico, ed “invalidi”, cioè le persone nate al di fuori del programma di eugenetica. Questi ultimi sono destinati ad essere relegati ai margini della società, non avendo possibilità di riscatto ed essendo costretti a svolgere i lavori più umili.
Tra gli effetti imprevisti della pandemia c’è senz’altro la riscossa di molti Presidenti di regione e sindaci di grandi città, che soltanto qualche mese fa si avviavano verso una mesta uscita di scena e ora invece hanno conquistato una ribalta insperata. Con la complicità di elettori abbagliati dal loro ingannevole temperamento da sceriffi, assurgono in alcuni casi al ruolo di veri e propri salvatori dei confini regionali dagli invasori lombardi e settentrionali.
«Diario della “peste” in una bidonville argentina»
264 pagine di Gazzetta Ufficiale e 266 articoli: il testo del decreto legge n. 34, annunciato – more solito – in conferenza stampa televisiva con molti giorni di anticipo rispetto alla data di pubblicazione, con il titolo ‘Rilancio’, ha l’obiettivo di affrontare la c.d. Fase 2 dell’emergenza Covid-19, pur se le ragioni di urgenza di contrasto alla crisi economica indotta dalle misure di contenimento sono sconfessate dalla mole di norme e prescrizioni, dalla loro eterogeneità e incoerenza rispetto alle dichiarate finalità, e dalla necessità che gran parte di esse ha di decreti ministeriali attuativi.