Per capire cosa ci attende conviene avere lo sguardo ampio. Spaziare oltre i confini ristretti dei social e del televisore del salotto.
La battaglia giudiziaria di Alina Dulgheriu per far cancellare il provvedimento che proibisce le veglie pro-life davanti alle cliniche.
Una Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, per piacere a laici secolarizzati e islamici? No, grazie. Già nel 2012 la Danish Bible Society (Dbs) aveva pubblicato un Nuovo Testamento rivisto omettendo completamente la parola “Israele” o sostituendola con
“ebrei” o “noi”. La strana ragione di questa incredibile decisione fu già allora quella di “impedire ai cristiani luterani danesi di confondere il biblico popolo di Israele con il moderno Stato di Israele”. I cristiani danesi allora avevano protestato con veemenza. Imperturbabile, nelle scorse settimane la Dbs ha pubblicato la Bibbia completa, la medesima versione “anti-israeliana” del Nuovo Testamento, più una traduzione dell’Antico Testamento, sostituendo la parola “Israele” con “noi”.
Un dialogo tra Carlo Rovelli, Alberto Mantovani e Giovanni Boniolo.
La storia di un gruppo di amici che ha dato cibo e gloria a straccioni, pezze e croste d’uomo. «Tutti ci chiamano per aiutare qualcuno» .
Gettare un ostaggio al pubblico dopo diciotto mesi passati nelle mani di uno dei gruppi terroristici più crudeli del mondo non è normale. La gara ad annunciare il ritorno di Silvia Romano. E intanto i turchi ci rimpiazzano dalla Libia alla Somalia.