Grecia e Malta respingono in modo palese i migranti illegali riportandoli verso le coste turche e libiche. A differenza dell’Italia, che tra accoglienza per tutti, navi di lusso per le quarantene e regolarizzazione per i clandestini fa di tutto per incoraggiare i flussi illegali e arricchire i trafficanti, Grecia e Malta combattono i trafficanti di esseri umani sostenuti dal governo turco e da alcune milizie libiche fedeli al governo di Tripoli adottando il “modello australiano” dei respingimenti in mare.
Il nostro governo è in gamba. Nella doppia emergenza sanitaria ed economica che stiamo vivendo trova il tempo e le risorse economiche per lanciare un portale, dal nome Infotrans.it, ad uso e consumo delle persone transessuali, che sono lo zero virgola della popolazione, e di tutti noi. Dato che è generoso e non ci vuole lasciar fuori dai giochi, ecco che il governo lo mette in piedi grazie ai nostri soldi.
Tra le tante menzogne storiografiche c’è la convinzione che la tratta degli schiavi rappresenti una pagina nera della storia umana da addebitare solo all’Occidente cristiano, mentre le comunità musulmane sarebbero state immuni da discriminazioni e pregiudizi razziali.
L’esercizio di questa settimana è per i preti, ma anche per tutti coloro che con i preti collaborano e che la vita della Chiesa ce l’hanno a cuore: prendiamoci un momento di raccoglimento, con tre bei fogli bianchi e una penna davanti, e proviamo a stilare nel primo l’elenco di quanto la pandemia e la quarantena non sono riuscite ad arrestare del nostro ministero, e continuiamolo; poi facciamo un secondo elenco, quello delle cose nuove che abbiamo compreso o sentito o voluto per noi e le nostre comunità durante la quarantena, e adesso avviamolo; infine un terzo elenco di quanto non c’è stato nei giorni del lockdown, e la cui assenza non ha tolto niente a nessuno (anzi!), e smettiamolo definitivamente.