Decine di neonati “parcheggiati” in un hotel a Kiev, frutto di maternità surrogata e in attesa dei genitori-acquirenti che non li possono “ritirare” a causa del lockdown imposto dal Covid-19. Di “nuova schiavitù” e “commercio di esseri umani” che “calpestano la dignità della persona” parla la presidente del Movimento per la vita, sostenendo l’appello di alcuni politici al governo italiano e auspicando una nuova visione antropologica per “superare il male con la forza persuasiva del bene.”
L’eccezionale testimonianza a Tempi di Dalù, popolare conduttore radiofonico cinese, oggi rifugiato in Italia, che nel 1995 commemorò in diretta la strage a Shanghai e venne epurato. «Fu una follia, ma ritrovai la mia dignità umana».
Trentuno anni dopo il massacro quel pezzo di storia smette di essere ricordato. Anche a Hong Kong.
Da settembre sarà obbligatoria la «relationships education» nelle scuole primarie. Chi non si adegua, sarà penalizzato. Lettera da Londra.
Si tratta, ormai, dell’ennesimo ossequio alla causa LGBT da parte della Disney, che, da tempo ha deciso di servire completamente e solo il dio denaro, con una serie di pellicole in cui è chiaramente presente, quasi “da contratto”, almeno un personaggio omosessuale, se non proprio una coppia che fa outing.
Un francese su tre sostiene di non sentirsi al sicuro in presenza di un poliziotto, stando a un sondaggio YouGov di ieri. In Francia i flic non godono di buona reputazione. “Ci sono decine di George Floyd ogni anno in Francia”, scandivano i manifestanti martedì sera davanti al Tribunale di Parigi: 20 mila persone che, […]
Un giudice ha deciso che la parrocchia “Stella del Mare” di White Rock (Columbia Britannica) deve affrontare un’udienza completa davanti al Tribunale dei Diritti Umani della provincia, dopo che nel marzo 2019 si era rifiutata di ospitare un
evento destinato alla raccolta fondi (per la causa ‘arcobaleno’) e promosso da un gruppo Lgbt, la White Rock Pride Society. L’evento, con a tema il «Love is love», si sarebbe dovuto svolgere – nelle intenzioni dei richiedenti – in una sala parrocchiale attigua alla chiesa.
Passa la legge sull’inno cinese. Tensione e quattro arresti.
La Cina ha varato una legge per riprendere possesso di Hong Kong, mentre nasconde gli studi sul Covid. L’Ue è asservita, solo Trump e Johnson hanno in mente contromisure.
Il 4 giugno 1989 il governo cinese mise fine a mesi di proteste e richieste di riforme democratiche, inviando i carri armati a schiacciare letteralmente i manifestanti che da settimane occupavano l’enorme piazza Tienanmen, nel cuore di Pechino. Fu un
massacro il cui bilancio reale non è mai stato accertato – va da poche centinaia a diverse migliaia di morti – e che sconvolse l’opinione pubblica internazionale. A distanza di 31 anni si osserva con preoccupazione un’analoga dinamica che riguarda l’ex colonia britannica Hong Kong, tornata nel 1997 sotto la sovranità della Cina, ma con l’accordo che avrebbe mantenuto per 40 anni lo stesso sistema garantito dal Regno Unito.