Sarà pure una sentenza storica, ma si basa su una menzogna e, soprattutto, non parifica le persone Lgbt alle altre, ponendole iniquamente sopra tutte. Stiamo parlando del verdetto Bostock v. Clayton County, Altitude Express v. Zarda, R.G. & G.R. Harris Funeral Homes v. EEOC con il quale la Corte Suprema degli Stati Uniti, come la Bussola ha già raccontato, ha stabilito è illegittimo licenziare un dipendente a motivo del suo “orientamento sessuale” o “identità di genere”. In realtà, a pochi giorni dal verdetto, sono emersi aspetti che ne ridimensionano molto il fondamento.
Nessuna incidenza dell’obiezione, incremento dell’aborto farmacologico, abbandono delle gestanti straniere.
Non esistono valori etici genericamente intesi e che non considerino l’uomo come una realtà complessa: corporea, spirituale e bisognosa della comunità.
L’idea del leader siciliano e la proposta che manca oggi.
I tumulti esplosi negli Stati Uniti dopo l’uccisione di George Floyd sono l’espressione di un malessere che ribolle tra le innumerevole minoranze che non sono solo discriminate ma hanno un rapporto più precario col lavoro.
Padre Raniero Cantalamessa parla dell’anniversario di nomina a questo ufficio della Casa Pontificia. Il cappuccino: mi scelse Giovanni Paolo II, fu una sorpresa.
All’indomani del Freedom Day celebrato dagli afro-americani con particolare emozione dopo l’uccisione di George Floyd, la figlia di Martin Luther King si sofferma con i media vaticani sulla battaglia nonviolenta per l’eguaglianza e sottolinea la particolare sintonia tra Papa Francesco e suo padre.
Il magistero di Francesco su migranti e rifugiati è particolarmente ricco; sono numerosi i messaggi, le omelie e i discorsi che il Santo Padre ha voluto dedicare alla cura dei migranti. Chiari riferimenti allo stesso tema sono presenti anche nei documenti più corposi, quali le esortazioni apostoliche Evangelii gaudium (2013), Amoris laetitia (2016), Gaudete et exsultate (2018), Christus vivit (2019), e l’enciclica Laudato si’ (2015).
L’Exsul familia contiene una lunga ricostruzione della storia plurisecolare della “materna sollecitudine della Chiesa per gli emigranti” dai “tempi remoti” al pontificato pacelliano. Non si tratta tanto di una rivendicazione di meriti storici e umanitari della Chiesa, quanto della provata affermazione di come il mondo dei rifugiati e dei migranti sia un precipuo campo d’azione della Chiesa da sempre.