Passa la legge sull’inno cinese. Tensione e quattro arresti.
La Cina ha varato una legge per riprendere possesso di Hong Kong, mentre nasconde gli studi sul Covid. L’Ue è asservita, solo Trump e Johnson hanno in mente contromisure.
Il 4 giugno 1989 il governo cinese mise fine a mesi di proteste e richieste di riforme democratiche, inviando i carri armati a schiacciare letteralmente i manifestanti che da settimane occupavano l’enorme piazza Tienanmen, nel cuore di Pechino. Fu un
massacro il cui bilancio reale non è mai stato accertato – va da poche centinaia a diverse migliaia di morti – e che sconvolse l’opinione pubblica internazionale. A distanza di 31 anni si osserva con preoccupazione un’analoga dinamica che riguarda l’ex colonia britannica Hong Kong, tornata nel 1997 sotto la sovranità della Cina, ma con l’accordo che avrebbe mantenuto per 40 anni lo stesso sistema garantito dal Regno Unito.
Sono strumenti fra loro simili ma diversi, con finalità sostanzialmente identiche e complessità in gran parte comuni: istituti disciplinati da regole proprie con differenti causali, procedure, tempi, durata, costi, criteri di applicazione.
Don Ciotti rilegge il romanzo dello scrittore inglese che affronta la testimonianza tragica dei cristiani in Messico.
Ha prodotto tanta solidarietà concreta la vicenda delle persone transessuali aiutate dal cardinale. Così ora don Andrea ricambia portando viveri per i poveri di Roma
Per la sinistra la piazza di Salvini e Meloni è una ressa senza regole, mentre quella del Capo dello Stato è sacrosanta.
L’Assemblea dell’Irlanda del Nord approva la mozione contro la legalizzazione dell’aborto imposta da Londra. Determinante l’intervento della 24enne che si batte contro la strage dei disabili. Ecco la sua lettera aperta ai parlamentari.
La notizia è stata riportata in questi giorni da una delle principali agenzia di stampa internazionali, la Reuters, e subito ripresa dalla Nbc, dal New York Times con il medesimo titolo: «Manager IKEA in Polonia accusato di aver licenziato un dipendente per commenti anti-gay» e il medesimo testo.
Trans e Arcigay lanciano la fatwa: queste donne che non si sentono uomini che si sentono donne devono essere bandite dall’Arci. Come si permettono di difendere il sesso al posto del gender? Un ragionamento che più bullo non si può.